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AMBIENTE

Io sono il Fiume, il Fiume è in me: un nuovo modello per la cura del Chiese

10 novembre 2023 

Il progetto dell’istituto comprensivo di Asola (Mantova) celebra il primo anno di vita con uno doppio appuntamento dedicato alla valorizzazione dell’ecosistema fluviale

Il progetto dell’istituto comprensivo di Asola (Mantova) celebra il primo anno di vita con uno doppio appuntamento dedicato alla valorizzazione dell’ecosistema fluviale

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Io sono il Fiume, il Fiume è me: prende nome da un antico detto maori il progetto che mira a valorizzare l’ecosistema del fiume Chiese ad Asola (Mantova) per creare una nuova consapevolezza ambientale all’interno della comunità. L’ispirazione arriva direttamente dalla Nuova Zelanda dove, nel 2017, è stata riconosciuta per la prima volta nella storia la personalità giuridica a un corso d’acqua, lo Whanganui, sacro alla popolazione indigena.

L’iniziativa – sviluppata da un ampio partenariato composto da 19 enti e guidato dall’istituto comprensivo di Asola – è sostenuta da Fondazione Cariverona attraverso il bando Format 2022.

Il progetto celebra i risultati raggiunti nel primo anno di vita con un doppio evento. Sabato 11 novembre alle 15, presso l’Auditorium della scuola di primo grado di Asola, si terrà l’evento Il Chiese: una nuova consapevolezza. I protagonisti dell’iniziativa racconteranno alcune azioni emblematiche, dalla realizzazione del sentiero Al passo del Chiese (Sezione CAI di Bozzolo) al Giardino inclusivo del fiume.

Sabato 19, invece, a partire dalle 16.30 si terrà La luna e i falò, una fiaccolata con doppia partenza da Casalmoro e Acquanegra e arrivo per tutti ai Giardini del Chiese, dove saranno serviti cioccolata calda, vin brulè e castagne.

Il Chiese: un fiume dimenticato

Il progetto nasce da un assunto amaro, condiviso da tutti i partner: il Chiese è un fiume dimenticato, paradigma di una relazione diventata ormai insostenibile tra uomo e ambiente. Dalle attività industriali agli insediamenti civili, le pressioni sul corso d’acqua hanno portato a fenomeni di inquinamento da micro e macroinquinanti. La situazione è aggravata dalla carenza idrica (effetto dei cambiamenti climatici) e dall’intermittenza idrologica, causata dai prelievi per l’irrigazione. Le informazioni sullo stato di salute del fiume e sulla biodiversità dell’area sono scarse.

Un cambio di paradigma che parte dalla scuola

L’iniziativa si inserisce in questo contesto difficile e punta a generare un cambio di paradigma, che rimetta al centro la protezione della biodiversità, la valorizzazione del capitale naturale e la rigenerazione dell’ecosistema fluviale. L’ampia partnership considera l’educazione alla sostenibilità la leva strategica da usare per promuovere un nuovo modello di sviluppo.

Per raggiungere questi obiettivi il progetto organizza attività di sensibilizzazione e comunicazione ambientale, in un dialogo che coinvolge scuola, giovani ricercatori, esperti, volontari e cittadini. Ampio spazio anche ai laboratori e alle attività esperienziali, utili a sviluppare una nuova cultura scientifica, grazie alla collaborazione tra studenti e attori del territorio.

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Il progetto mira, inoltre, a creare un gruppo di lavoro con finalità di ricerca e di divulgazione, anche grazie al supporto delle università di Parma e di Ferrara, e la stabilizzazione di laboratori per il monitoraggio delle acque e delle aree limitrofe.

In programma anche un articolato programma di divulgazione per condividere le attività del progetto e promuovere la conoscenza del Chiese come ecosistema naturale e preziosa risorsa da tutelare, per il futuro del territorio e di tutti i suoi abitanti, di oggi e di domani.

Per le iscrizioni all’evento

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