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AMBIENTE  |  IL VALORE DEL CAPITALE NATURALE

Città green: perché investire nel verde urbano conviene

26 luglio 2023  |  Tempo di lettura: 5 minuti

La presenza di alberi, parchi e giardini in città è fondamentale non solo per combattere la crisi climatica ma anche per migliorare la nostra salute

verde urbano

Attraverso il bando Capitale naturale, Fondazione Cariverona sosterrà progetti per lo sviluppo di aree verdi nei centri urbani e periurbani delle cinque provincie di riferimento. Le azioni di riforestazione dovranno essere accompagnate da un adeguato studio del territorio e da uno specifico piano di cura, gestione e monitoraggio a medio termine. Negli ultimi anni, il tema del verde urbano è diventato uno delle priorità di organismi internazionali, enti e associazioni che si occupano di ambiente. Ma perché la presenza di giardini, parchi e alberi è considerata così importante per lo sviluppo delle città e il futuro del nostro Pianeta?

Perché il verde urbano e periurbano è importante?

Il mondo non è mai stato così urbanizzato: circa 15 anni fa, per la prima volta nella storia, la popolazione che viveva in città ha superato quella che viveva in campagna. Oggi 4,2 miliardi di persone abitano nelle aree urbane, circa il 55% del totale, e il trend è in costante crescita: secondo le stime, si arriverà al 70% già entro la fine del 2050. Nonostante le città occupino solo il 3% della superficie globale, sono responsabili di oltre il 70% delle emissioni di Co2, il principale fattore del riscaldamento globale. È quindi inevitabile che la lotta al cambiamento climatico si combatta anche nei quartieri: favorire lo sviluppo di città sostenibili è fondamentale per invertire la rotta e garantire un futuro al nostro Pianeta.

In questo contesto, lo sviluppo del verde urbano viene considerato essenziale per almeno due motivi: innanzitutto facilita l’adattamento alla crisi climatica, attenuando l’impatto di fenomeni estremi quali ondate di calore, siccità, alluvioni, ecc.; in secondo luogo, favorisce la mitigazione dell’emergenza, contribuendo all’assorbimento di anidride carbonica. La presenza di alberi, parchi e giardini rallenta infine anche il consumo di suolo, evitando che nuove strutture, edifici e coperture artificiali alimentino ulteriori processi degenerativi per l’ambiente.

“Nonostante le città occupino solo il 3% della superficie globale, sono responsabili di oltre il 70% delle emissioni di anidride carbonica, tra i principali fattori del riscaldamento globale”

Quali sono i vantaggi del verde urbano e periurbano?

verde urbano
Il Bosco Verticale di Milano

1. Migliora il comfort termico

Le ondate di calore sono sempre più frequenti nell’area mediterranea e in Italia le morti in eccesso nei mesi estivi potrebbero triplicare nei prossimi decenni. Il rischio è particolarmente alto nelle aree urbane anche a causa delle isole di calore.

Le coperture artificiali presenti in città possono infatti determinare un assorbimento del 10% in più di energia solare rispetto alle zone verdi: qui le temperature sia diurne che notturne dell’aria possono essere fino a 12 gradi più alte rispetto a quelle delle aree naturali circostanti. Il posizionamento strategico degli alberi, invece, è in grado di far scendere la colonnina di mercurio anche di 2-8 gradi. Secondo la Fao, in questo modo il verde urbano contribuisce a ridurre del 30% il consumo di aria condizionata e, garantendo un migliore comfort termico, a far risparmiare dal 20 al 50% dell’energia necessaria per il riscaldamento.

2. Favorisce l’assorbimento di Co2 e di inquinanti

Gli alberi urbani sono eccellenti filtri dell’aria in grado di rimuovere sostanze inquinanti e particolati fini dannosi per la nostra salute. Una ricerca condotta in 14 grandi città italiane dimostra che un ettaro di foresta urbana rimuove mediamente 17 chili all’anno di Pm10 e 35,7 chili all’anno di ozono troposferico.

Un bosco periurbano, invece, può assorbire fino a 1.005 chili di carbonio all’anno per ettaro. Secondo gli studi, un singolo albero può eliminare fino a 150 chili di anidride carbonica all’anno. Complessivamente, si stima che il verde urbano in Italia sia in grado di assorbire 12 milioni di tonnellate di anidride carbonica.

3. Ha un impatto sulla salute umana e la socialità

Per tutelare la salute dell’uomo, l’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda la presenza di uno spazio verde di almeno 0,5 ettari a una distanza lineare non superiore a 300 metri da ogni abitazione. Secondo uno studio del Barcelona Institute of Global Health condotto su oltre mille città in 31 Paesi europei, in questo modo si potrebbero evitare fino a 43mila morti premature all’anno.

Il ruolo del verde urbano nel migliorare il nostro benessere è confermata da numerosi studi scientifici: la presenza di aree con vegetazione è associata a riduzione di stress, protezione contro ansia e depressione, diminuzione delle malattie respiratorie e cardiovascolari e miglioramento della concentrazione. Da non sottovalutare, infine, la dimensione estetica e sociale di questi spazi: parchi e giardini favoriscono l’incontro contribuendo a creare opportunità di socializzazione all’interno dei quartieri urbani o periurbani.

4. Difende la biodiversità e i servizi ecosistemici

Le aree verdi in città favoriscono e tutelano la biodiversità urbana di specie animali e vegetali, alle quali sono in grado di offrire habitat, cibo e protezione. La presenza della natura nei quartieri delle città è fondamentale per stabilizzare e massimizzare la fornitura di servizi ecosistemici durante l’alternarsi delle stagioni e in diverse condizioni climatiche.

5. Tutela le risorse idriche

Gli alberi presenti nelle zone urbane e periurbane aiutano a filtrare e regolare le risorse idriche, contribuendo a fornire – in tutto il mondo – acqua dolce e di qualità a centinaia di milioni di persone. Queste infrastrutture naturali proteggono anche i bacini idrografici e prevengono le inondazioni, immagazzinando l’acqua in eccesso nei rami e nel suolo. Il verde urbano viene inoltre considerato fondamentale per rendere le città meno impermeabili e più spugnose, limitando l’impatto di eventi climatici estremi come le alluvioni.

Quali sono le città più verdi d’Italia?

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Secondo il rapporto Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia che ha analizzato 105 città in tutto il Paese, le prime per presenza di verde urbano sono Trento (396 metri quadri per abitante), Rieti (341) e Sondrio (301). Ancona si piazza invece al 21° posto, davanti a Mantova 30° e Verona 37°. Seguono Vicenza 48° e Belluno 50°.

La classifica per il numero di alberi in aree pubbliche (ogni cento abitanti) è guidata da Cuneo (206), Modena (115) e Brescia (112). Nella top ten anche Mantova 9°. Fanno peggio Verona 40° e Vicenza 44°. Chiude infine Belluno 75°, mentre per Ancona i dati non sono disponibili.

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