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Arte

Pàthos. Valori, passioni, virtù: la prima mostra virtuale del catalogo R’Accolte

22 gennaio 2024

Dal 30 gennaio al 31 marzo verranno esposti online i capolavori di oltre 60 artisti che esplorano l'iconografia femminile dell'antichità e del vecchio testamento

Dal 30 gennaio al 31 marzo verranno esposti online i capolavori di oltre 60 artisti che esplorano l’iconografia femminile dell’antichità e del Vecchio Testamento

Suicidio di Cleopatra, Girolamo Brusaferro

R’Accolte – il più grande catalogo multimediale in Italia con oltre 15 mila opere – celebra e diffonde il ricco patrimonio delle collezioni d’arte delle Fondazioni di origine bancaria con un ciclo inedito di mostre virtuali. Le esposizioni offriranno al pubblico l’opportunità di esplorare e comprendere i grandi capolavori della storia dell’arte in modi innovativi.

Il primo appuntamento, intitolato Pàthos. Valori, passioni, virtù, sarà online dal 30 gennaio al 31 marzo 2024. Curata dallo storico dell’arte Angelo Mazza, la mostra esplora l’iconografia femminile dell’antichità e del Vecchio Testamento nelle collezioni delle Fondazione.

Studio per Sibilla (n. 2), Alfredo Savini

La selezione di 80 opere di 60 artisti da 31 Fondazioni partecipanti include capolavori di Elisabetta Sirani, Guercino, Parmigianino, Guido Reni, Giambattista Tiepolo, Giacinto Gemignani e Agostino Carracci. Si tratta prevalentemente di dipinti, ma sono presenti anche incisioni, maioliche, bronzi e terrecotte, opere che coprono un arco temporale dal XVI al XX secolo.

Al centro dell’esposizione le passioni, i valori e le emozioni raffigurate da artisti che hanno fatto la storia dell’arte, ricorrendo alle immagini di personaggi femminili come Cleopatra, Lucrezia, Eva, Betsabea, Rebecca e Giuditta. Ad arricchire la mostra ci saranno inoltre un catalogo digitale, video-interviste al curatore e contenuti multimediali che collegano le opere alla cultura popolare contemporanea.

Le opere di Fondazione Cariverona

Protagoniste di Pàthos. Valori, passioni, virtù anche alcune opere di proprietà di Fondazione Cariverona. L’impressionante Suicidio di Cleopatra di Girolamo Brusaferro – databile agli anni trenta del Settecento – raffigura il silenzio mortale che cala sui corpi esanimi della regina incoronata e delle due ancelle, Ira e Carmiana (disposte lungo la diagonale tra panneggi e tendaggi). Sullo sfondo, i soldati romani irrompono, tardivamente, a tragedia consumata.

Studio per Sibilla (n. 3), Alfredo Savini

Nel Novecento le figure ermetiche delle Sibille hanno invece ispirato il pittore bolognese Alfredo Savini, attivo a Verona. Nei tre dipinti, l’artista ha elaborato studi per gli affreschi eseguiti attorno al 1910 nella loggia della villa appartenente alla famiglia Guarienti di Brenzone a Punta San Vigilio, frazione di Garda. Dall’impostazione delle figure e dallo scorcio prospettico si può dedurre l’ispirazione dalle celebri Sibille di Michelangelo nella Cappella Sistina.

Studio per Sibilla (n. 1), Alfredo Savini
Per scoprire la mostra

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