L’orchestra Frau Musika e il Coro del Friuli-Venezia Giulia celebrano l’anniversario con un mini tour che, tra il 5 e l’8 aprile, toccherà Feltre, Verona, Treviso e Vicenza
È il 7 aprile del 1724 quando viene rappresentata, per la prima volta in assoluto, la Passione secondo Giovanni per soli, coro e orchestra firmata da Johann Sebastian Bach. In quel Venerdì Santo, nella chiesa di San Nicola a Lipsia, fa il suo esordio uno dei massimi capolavori sacri composti dal genio tedesco.
A 300 anni esatti di distanza da quello storico evento, la grande opera torna a vivere grazie all’orchestra Frau Musika e al Coro del Friuli-Venezia Giulia diretti dal maestro Andrea Marcon. Saranno protagonisti di un mini tour che, a pochi giorni dalla celebrazione della Pasqua, toccherà diverse città del Veneto:
- venerdì 5 aprile a Feltre (Concattedrale, ore 20.30)
- sabato 6 a Verona (Chiesa di San Fermo Maggiore, ore 20.30)
- domenica 7 a Treviso (Chiesa di San Nicolò, ore 15.45)
- lunedì 8 a Vicenza (Teatro Olimpico, ore 20.30)
“La Passione secondo Giovanni viene considerata uno dei massimi capolavori sacri composti da Johann Sebastian Bach: venne eseguita per la prima volta il 7 aprile 1724, nel giorno di Venerdì Santo, nella chiesa di San Nicola a Lipsia”
Come per le produzioni precedenti, il progetto Frau Musika – sostenuto dal mecenatismo di Fondazione Cariverona in Art Bonus – potrà avvalersi del supporto di un team di esperti maestri. Sotto la supervisione di Andrea Marcon, è stato messo a punto un programma impegnativo che verrà realizzato da ana trentina di giovani talenti musicali under 30 di varie nazionalità.
Ad affiancare l’orchestra ci sarà il Coro del Friuli-Venezia Giulia preparato da Cristiano Dell’Oste. Protagoniste cinque voci soliste di caratura internazionale: il soprano Gunta Smirnova, il contralto Sara Mingardo, i tenori Jakob Pilgram e Raphael Höhn (quest’ultimo nel ruolo dell’Evangelista) e il basso Christian Wagner.
La genesi dell’opera
Il compositore tedesco aveva preso servizio come cantor da appena dieci mesi quando la sua Passione secondo Giovanni risuonò fra le navate della Chiesa di San Nicola di Lipsia. Nel proficuo periodo trascorso nella città sassone, Bach firmò altre Passioni (fra le quali la celebre Passione secondo Matteo) e capolavori assoluti come l’Oratorio di Natale, il Magnificat e la Messa in Si minore.
A differenza degli altri oratori sacri, la Passione secondo Giovanni non ebbe mai una forma definitiva. Già l’anno seguente, il compositore ne presentò una versione rivista in alcune parti fondamentali. Poi, nel 1732, venne eseguita con ulteriori modifiche. Infine, nel 1749, comparve una nuova versione. La complessa genesi di queste esecuzioni ha contribuito ad accrescere l’interesse del pubblico, alimentando il dibattitto attorno a una delle questioni oggi considerate più complesse per gli studi bachiani.
Le giornate di studio
Proprio a questo tema saranno dedicate le due giornate di studio in programma all’Auditorium Santa Caterina di Treviso sabato 6 aprile (ore 14.30) e all’Odeo del Teatro Olimpico di Vicenza domenica 7 (ore 10). Fra i relatori del doppio evento curato della Società Bachiana Italiana:
- Raffaele Mellace (presidente della Società Bachiana e docente all’Università di Genova)
- Chiara Bertoglio (Conservatorio di Cuneo)
- Alberto Rizzuti (Università di Torino)
- Maria Borghesi (Conservatorio di Vicenza)
Durante le giornate di studio sarà possibile visitare anche la mostra itinerante 300 anni di Passione: la Johannes-Passion di J. S. Bach (1724-2024).
Come partecipare
I concerti di Feltre, Verona e Treviso sono ad ingresso gratuito previa prenotazione sulla piattaforma Eventbrite. Al Teatro Olimpico di Vicenza, per l’evento organizzato dalla Società del Quartetto è previsto un biglietto a prezzi contenuti (da 10 a 15 euro). La partecipazione alle giornate di studio è libera.
Per ulteriori informazioni è possibile chiamare il numero 0444 326598 o mandare una mail a [email protected]