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INNOVAZIONE SOCIALE

Bando Tutti inclusi: rimuovere barriere per liberare opportunità

1 marzo 2024 

L’impresa sociale Con i Bambini ha selezionato 25 progetti innovativi che promuovono la piena partecipazione di bambini e ragazzi con disabilità alla vita sociale e scolastica

L’impresa sociale Con i Bambini ha selezionato 25 progetti innovativi che promuovono la piena partecipazione di bambini e ragazzi con disabilità alla vita sociale e scolastica

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Sono 25 i progetti selezionati con un contributo totale di quasi 15 milioni di euro dal bando Tutti inclusi promosso da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. L’obiettivo dell’iniziativa è garantire la piena partecipazione di bambini e ragazzi con disabilità – in particolare di chi si trova in condizioni di povertà educativa – alla vita sociale e scolastica.

I progetti selezionati sostengono interventi innovativi e sperimentali che rimuovono o riducono le barriere fisiche e culturali nell’accesso alle opportunità educative e ludiche, in accordo con il modello bio-psicosociale del’ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento).

Secondo questo metodo, per poter risolvere una malattia o qualsiasi altro tipo di disagio, è necessario occuparsi non solo degli aspetti biologici ma anche di quelli psicologici, sociali e familiari dell’individuo.

Per una migliore qualità di vita

L’ipotesi di cambiamento nel lungo periodo è che alle persone con disabilità sia garantita l’opportunità di perseguire la migliore qualità di vita possibile, rappresentata – in base alla letteratura scientifica – con un modello articolato in otto domini: sviluppo personale, autodeterminazione, relazioni interpersonali, inclusione sociale, diritti, benessere emozionale, benessere fisico e benessere materiale.

I progetti selezionati dal bando Tutti inclusi – alcuni dei quali sui territori di riferimento della Fondazione – prevedono di coinvolgere circa 14.700 bambini e ragazzi. Anche se sono declinati in modo diverso a seconda dei contesti, è possibile riconoscere nelle iniziative un modello di intervento multidimensionale con assi strategici comuni:

  • innovazione della presa in carico nell’ambito delle disabilità attraverso lo strumento del progetto di vita
  • intervento sui contesti per individuare ciò che rimuove le barriere e facilita la partecipazione dei bambini e dei ragazzi
  • azioni in cui soggetti ed organizzazioni pubbliche e private operano in integrazione nell’ottica della corresponsabilità, superando la settorializzazione dei singoli contesti (scolastico, familiare, sociale)
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Un impatto che dura nel tempo

Per le iniziative selezionate dal bando Tutti inclusi è prevista una valutazione di impatto, che sarà realizzata dall’Associazione per lo Sviluppo della Valutazione e l’Analisi delle Politiche Pubbliche (ASVAPP), con un doppio obiettivo:

  • analizzare gli effetti dei progetti su alcuni aspetti della vita dei ragazzi con disabilità e delle loro famiglie, come la partecipazione alla comunità di coetanei, le competenze relazionali e l’autonomia
  • verificare i cambiamenti nei contesti e la capacità di costruire reti territoriali trasformative

Che cos’è il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile

Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nasce nel 2016 da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, con governo e terzo settore. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori.

Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini. Questa organizzazione senza scopo di lucro è interamente partecipata dalla Fondazione Con il Sud. Attraverso decine di bandi e iniziative, ha selezionato oltre 400 progetti in tutta Italia con 450 milioni di euro.

Nella gestione dei bandi, è stato introdotto l’elemento della valutazione di impatto. I progetti, attivi in tutta Italia, coinvolgono oltre mezzo milione di bambini e ragazzi, insieme alle loro famiglie, che vivono in condizione di disagio. Mettono in rete oltre 7.500 organizzazioni tra terzo settore, scuole, enti pubblici e privati.

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