La nuova sezione del sito è pensata per esplorare bandi, persone e progetti attraverso rubriche e approfondimenti inediti
Quali storie si nascondono dietro ai progetti sostenuti da Fondazione Cariverona? Come rispondere alle sfide che le nostre comunità sono chiamate ad affrontare? Perché la tutela dell’ambiente, il capitale umano e l’innovazione sociale possono aprire nuove prospettive per il futuro? A questi e a molti altri interrogativi proverà a rispondere Storie, la nuova sezione del sito di Fondazione Cariverona pensata per raccontare e approfondire bandi, persone e progetti.
L’obiettivo
Attraverso una serie di contenuti inediti e rubriche, Storie prenderà per mano gli utenti per guidarli in un viaggio alla scoperta delle tante iniziative che la Fondazione e i suoi stakeholders portano avanti nelle province di Verona, Vicenza, Belluno, Mantova e Ancona. Uno sguardo al cambiamento positivo generato ogni giorno sul territorio, per dare voce ai progetti di successo e valorizzare le storie di bene che alimentano la speranza, in un mondo bisognoso di buone notizie.
“Uno sguardo al cambiamento positivo generato ogni giorno sul territorio, per dare voce ai progetti di successo e valorizzare le storie di bene”
I contenuti
I contenuti che, settimana dopo settimana, verranno condivisi sui canali di comunicazione della Fondazione daranno spazio ai protagonisti del cambiamento, dagli enti del terzo settore agli scienziati, dagli esperti ai beneficiari dei bandi.
Verranno messe a disposizione degli utenti storie stimolanti e informazioni utili che aiutino ad affrontare con maggior consapevolezza e coraggio le sfide del nostro tempo.
Il racconto delle buone pratiche e la condivisione di nuove idee e punti di vista stimolerà il dibattito sul futuro che – insieme – vogliamo costruire per i nostri territori: un progetto al quale ognuno di noi è chiamato a partecipare, giocando un ruolo da protagonista.
“Ampio spazio ai protagonisti del cambiamento, con approfondimenti e interviste dedicati agli enti del terzo settore, agli esperti e ai beneficiari dei bandi”
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