Il 2 aprile a Verona si accende il dibattito: un evento per costruire insieme soluzioni di prevenzione concrete e innovative, a partire dall’ascolto di giovani tra i 15 e i 29 anni

Unire forze diverse per generare un cambiamento reale. È questa la sfida (e l’ambizione) del progetto S.T.E.P.S. – Sinergie Territoriali per l’Empowerment delle Persone e della Società, sostenuto da Fondazione Cariverona attraverso la prima edizione del bando Sinergie, che il prossimo 2 aprile a Verona vivrà uno dei suoi momenti più significativi con l’evento Sinergie territoriali per prevenire la violenza sulle donne (ITIS Marconi, piazzale Romano Guardini, dalle 10 alle 13).
L’iniziativa, ideata da InVento Innovation Lab insieme a CUEIM, Open Building e Sammontana, è molto più di un incontro: è un laboratorio dinamico dove imprese, scuole, istituzioni e organizzazioni non profit si incontrano per progettare soluzioni partecipate, scalabili, concrete. Al centro, i giovani tra i 15 e i 29 anni, ascoltati, coinvolti, protagonisti nella prevenzione alla violenza di genere.
Per partecipare all’evento
Una nuova alleanza tra profit e non profit
Nel cuore del progetto c’è una visione potente: puntare sulla collaborazione intersettoriale per creare cambiamento sociale. Per affrontare un tema complesso come quello della violenza di genere, servono nuove sinergie. E il progetto S.T.E.P.S. le costruisce, passo dopo passo, coinvolgendo territori, imprese, fondazioni, associazioni, scuole.
Un approccio che non lascia indietro nessuno: il dialogo si apre a tutte le voci e parte da una domanda chiave, rivolta a oltre 300 persone attraverso un’indagine territoriale sulla percezione della parità di genere a Verona. Le risposte saranno presentate nel corso dell’evento e diventeranno il punto di partenza per la co-progettazione di strategie condivise durante le sessioni di lavoro collaborativo.
“S.T.E.P.S. promuove un nuovo modello di collaborazione tra profit, non profit e istituzioni, mettendo i giovani al centro del cambiamento”
L’ascolto come metodo, l’azione come vocazione
Il progetto S.T.E.P.S. è fondato su una metodologia di co-progettazione partecipata che parte dall’ascolto dei bisogni dei giovani, per poi portarli al centro del processo creativo. Con loro – non solo per loro – si progettano iniziative che parlino davvero il loro linguaggio, rispondano ai loro bisogni, cambino il territorio.
Chiara Miotto, referente dell’Ufficio Sviluppo di Fondazione Cariverona, porterà il contributo della Fondazione all’evento, a testimonianza di un impegno che non è solo economico, ma profondamente culturale e relazionale.
“Dall’ascolto all’azione: le idee nascono dai bisogni reali delle nuove generazioni e si trasformano in iniziative misurabili e condivise”
L’appuntamento del 2 aprile
La mattinata del 2 aprile si aprirà con i saluti istituzionali, cui seguiranno speech ispirazionali e la presentazione del progetto e dei risultati del questionario. Il cuore dell’evento legato a S.T.E.P.S. saranno i tavoli di co-design, momenti intensi in cui aziende, scuole e realtà del terzo settore lavoreranno fianco a fianco per ideare azioni concrete contro la violenza sulle donne.
Tra le speaker attese, oltre a Chiara Miotto, anche Giulia Detomati (CEO di InVento Lab), Beatrice Verzè (Consigliera con delega alle Pari Opportunità del Comune di Verona), Sibilla Bagnoli e Chiara di Cesare (Sammontana), Matilde Tessari (Open Building), Laura Ciarmela (CUEIM), la giornalista Miryam Scandola e la psicoterapeuta Marta Bonansegna.