Al via la sesta edizione del festival che propone un ricco calendario musicale e culturale con l’obiettivo di coinvolgere un pubblico sempre più ampio: oltre 40 eventi, in programma dal 5 gennaio al 2 febbraio, in 19 location della città
Torna per la sesta edizione il festival Mozart a Verona, una rassegna che si conferma tra le più attese del panorama culturale cittadino. Dal 5 gennaio al 2 febbraio, porterà in scena un calendario ricchissimo: 43 appuntamenti in 19 location, tra concerti, cinema, danza, visite guidate e incontri culturali.
Con una direzione artistica sempre più innovativa e la collaborazione di 28 enti partner, oltre ai quattro promotori (Fondazione Cariverona, Comune di Verona, Accademia Filarmonica di Verona, Fondazione Arena di Verona), il festival celebra non solo il genio di Mozart ma anche quello di Antonio Salieri, in occasione del bicentenario della sua morte (1825-2025).
“Dal genio musicale ai nuovi linguaggi artistici, il festival Mozart a Verona punta a coinvolgere tutte le generazioni con un’offerta che si fa sempre più ricca e diversificata, spaziando dal cinema alla danza, dai reading ai concerti”
Una grande storia che abbraccia diverse arti
Ad aprire il festival, il 5 gennaio nella Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico, sarà l’Accademia Filarmonica di Verona con l’ensemble Rosso Verona Baroque, che eseguirà Un soffio di Mozart: un viaggio musicale tra fiati e archi, con capolavori del giovane Mozart e della famiglia Salieri. A seguire, il 7 gennaio nella chiesa di San Tomaso Cantuariense, Magdalena Malec suonerà il celebre organo utilizzato dallo stesso Mozart nel suo passaggio a Verona.
La rassegna abbraccia un’idea inclusiva e multidisciplinare, con ospiti di fama internazionale come Marc Minkowski con i suoi Les Musiciens du Louvre (13 e 30 gennaio) e il violinista Sergej Krilov (17 gennaio). Sul fronte delle novità, entrano in scena il cinema, con la proiezione del film Amadeus di Miloš Forman, e la danza partecipativa, prevista al Museo degli Affreschi.
Dopo i successi dell’anno scorso, la proposta culturale si amplia anche con reading, lezioni-concerto e visite guidate, tra cui quelle alla Fondazione Biblioteca Capitolare, nuovo partner del festival. L’evento strizza l’occhio a un pubblico giovane grazie a iniziative come Baby Mozart, dedicato ai più piccoli, e la collaborazione con gli studenti IUSVE.
Mozart e Salieri: una rivalità da sfatare
In questa edizione, la leggenda della rivalità tra Mozart e Salieri viene messa da parte per lasciare spazio a una riflessione storicamente accurata. Conferenze, concerti e opere – come Falstaff (19-26 gennaio) e Mozart e Salieri di Rimskij-Korsakov – indagano i legami tra i due, rendendo omaggio al compositore legnaghese.
Nel segno della sostenibilità e dei giovani
La sesta edizione del festival abbraccia la sostenibilità con una scelta green: i programmi saranno stampati in formato ridotto, mentre il dettaglio degli eventi sarà accessibile tramite QR code. Sul fronte digitale, il festival diventa più social, con il nuovo profilo Facebook, Instagram @mozartaverona e l’hashtag ufficiale #mozartaverona.
Un festival per tutti
Dal genio musicale ai nuovi linguaggi artistici, Mozart a Verona punta a coinvolgere tutte le generazioni con un’offerta che si fa sempre più ricca e diversificata. Per chi vuole immergersi nel fascino della musica classica e scoprire nuove sfumature dell’arte e della cultura, il festival è un appuntamento imperdibile.
Manfredi: “Nuove strategie per appassionare un pubblico sempre più ampio”
“Siamo convinti che questa edizione del festival possa segnare un ulteriore punto di svolta nel percorso fatto finora – sottolinea Filippo Manfredi, direttore generale di Fondazione Cariverona – Il nostro obiettivo è rendere la cultura, anche musicale, uno strumento di crescita a disposizione di tutti, indipendentemente dall’età o dal livello di istruzione”.
“Il coinvolgimento dei giovani, l’introduzione di nuovi appuntamenti, che vanno dal cinema alla danza, e la comunicazione social sono strategie in grado di intercettare e appassionare un pubblico sempre più ampio, che va al di là degli esperti del settore”.
“Il nostro territorio vanta un patrimonio ricco, che richiede però proposte innovative e trasversali per poter essere conosciuto e apprezzato da tutti”
“Dal viaggio di Mozart alla nascita di Salieri, il nostro territorio vanta un patrimonio ricco, che richiede però proposte innovative e trasversali per poter essere conosciuto e apprezzato da tutti. Siamo quindi felici che Mozart a Verona stia andando in questa direzione”.