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CAPITALE UMANO

Foundation Open Factory: dove innovazione e comunità si incontrano

6 giugno 2025

Durante l’evento finale di Trento, sono stati presentati i progetti nati dalla sinergia tra enti non profit, startup e imprese tecnologiche: quattro le storie veronesi che guardano al futuro rispondendo ai bisogni di giovani e persone fragili

Durante l’evento finale di Trento, sono stati presentati i progetti nati dalla sinergia tra enti non profit, startup e imprese tecnologiche: quattro le storie veronesi che guardano al futuro rispondendo ai bisogni di giovani e persone fragili

Foundation Open Factory

Quando la tecnologia incontra il cuore del terzo settore, nascono visioni capaci di trasformarsi in soluzioni reali, concrete, a misura di persona. È questo lo spirito che ha animato l’evento di chiusura del programma Foundation Open Factory, ospitato nella cornice della Fondazione Caritro a fine maggio.

Un appuntamento denso di contenuti e soluzioni originali, promosso da Fondazione Cariverona insieme a Fondazione Cariparo, Fondazione Caritro, Fondazione VRT e Consorzio ELIS, per mettere al centro i risultati di un percorso lungo mesi, fatto di co-innovazione, ascolto e collaborazione.

Nove i progetti protagonisti, sviluppati tra il 2024 e il 2025 da startup, imprese tech ed enti non profit. Un intreccio virtuoso di competenze e sensibilità, che ha dato vita a strumenti digitali e applicazioni intelligenti per migliorare la vita delle persone e rispondere ai bisogni più urgenti delle comunità locali.

“Il programma è la dimostrazione che il cambiamento sociale si costruisce mettendo in rete competenze, tecnologie e ascolto dei territori”

Verona protagonista: quattro progetti, un unico obiettivo

Tra le esperienze più significative di Foundation Open Factory presentate a Trento, quattro portano la firma del territorio scaligero e il sostegno diretto di Fondazione Cariverona, confermando l’impegno per l’innovazione sociale e la promozione del capitale umano.

La cura sono io: quando la tecnologia abbraccia la medicina

Un’app pensata per accompagnare le donne che affrontano un tumore al seno in ogni fase della cura. L’omonimo progetto dell’ente La cura sono io, sviluppato insieme a Red Lynx, ha integrato intelligenza artificiale e computer vision per monitorare sintomi, alimentazione, attività fisica e benessere in tempo reale, attraverso un diario clinico digitale.

La piattaforma migliora la comunicazione con il personale medico e riduce il carico emotivo delle pazienti, offrendo alert personalizzati e un sostegno continuo. Un passo avanti per la qualità della vita, ma anche per la ricerca oncologica, grazie alla raccolta strutturata di dati clinici.

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Lungo le mura: riscoprire Verona attraverso il digitale

La storia non è mai stata così vicina. Con il progetto Lungo le mura, Legambiente Verona e Start Smart hanno sviluppato un’applicazione per valorizzare le fortificazioni storiche della città, digitalizzando archivi e facilitando la comunicazione tra associazioni e cittadini.

La piattaforma permette di scoprire curiosità, partecipare a eventi, contribuire alla tutela del patrimonio comune. Un modo innovativo per rafforzare l’identità culturale urbana, migliorare la manutenzione e rilanciare l’impegno civico attorno a uno dei simboli più affascinanti della città.

Help me: l’accesso ai servizi che mancava

Troppe informazioni frammentate, spesso non aggiornate. L’Associazione Scaligera Assistenza Vittime di Reato ha voluto risolvere questo problema costruendo, insieme ad Athics, una piattaforma intelligente per mappare in modo automatico i servizi socio-sanitari e socio-assistenziali sul territorio.

Grazie alla geolocalizzazione e a un sistema di aggiornamento costante, la piattaforma diventa uno strumento di accessibilità e inclusione, pensato non solo per le vittime di reato ma estensibile anche ad anziani, migranti e minori. Una tecnologia al servizio delle fragilità, che semplifica l’orientamento e potenzia la rete di aiuto.

“Dalla cura alla cultura, dall’inclusione all’accessibilità: i progetti presentati raccontano un nuovo modo di generare impatto sociale”

Meta Sunshine Ranch: la fattoria sociale entra nel metaverso

Cosa succede quando l’agricoltura sociale incontra la realtà virtuale? Nasce Meta Sunshine Ranch, il progetto di Associazione Don Girelli in collaborazione con Metaphora, che trasforma l’esperienza del Sunshine Ranch in una piattaforma accessibile da remoto.

Pensata per adolescenti fragili o con disabilità motorie, la “fattoria virtuale” permette di vivere laboratori didattici, imparare a gestire animali e coltivazioni, interagire con altri utenti in un ambiente immersivo. Un’idea che abbatte le barriere fisiche, promuove socialità e valorizza il contatto – anche digitale – con la natura.

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Un’alleanza che genera futuro

L’evento trentino è stato più di una celebrazione: è stato il racconto vivo di un modello che funziona. Di come la collaborazione tra fondazioni, enti del terzo settore e imprese possa generare soluzioni innovative ad alto impatto sociale.

Le parole dei protagonisti hanno ribadito la centralità di un approccio condiviso: mettere in rete risorse, saperi e visioni diverse è oggi la chiave per affrontare le sfide complesse del nostro tempo.

Foundation Open Factory continua a tracciare una rotta chiara: l’innovazione non è un fine, ma uno strumento. E quando viene messa al servizio delle persone, può davvero cambiare il modo in cui viviamo, curiamo, impariamo, ci prendiamo cura gli uni degli altri.

“Quando innovazione e terzo settore collaborano, le idee diventano soluzioni concrete capaci di migliorare la vita delle persone”

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