L’iniziativa dedicata al tema dell’orientamento mette a disposizione 2,8 milioni di euro per progetti rivolti a ragazzi e ragazze di età compresa tra i 6 e i 16 anni
Aiutare i giovani a conoscere meglio sé stessi, accompagnandoli in un viaggio alla scoperta di talenti, desideri e passioni, per scegliere con più consapevolezza il proprio futuro. È questo l’obiettivo del nuovo bando Direzione giovani lanciato da Fondazione Cariverona e dedicato al tema dell’orientamento.
L’iniziativa mette a disposizione 2,8 milioni di euro per progetti che supportano le nuove generazioni nel prendere decisioni fondate sulle proprie capacità, attitudini e punti di forza.
“I giovani non sono un ‘problema’ che ha bisogno di essere ‘risolto’, ma una fonte preziosa di talenti e capacità che chiede solo di essere riscoperta e valorizzata”
“Questa iniziativa nasce dalla convinzione che l’orientamento sia una chiave essenziale per mettere i giovani nelle condizioni di affrontare le sfide del presente e costruire un nuovo futuro”, sottolinea Bruno Giordano, presidente della Fondazione”.
“Non si tratta tanto di insistere su nozioni teoriche per la scelta di un determinato percorso scolastico, ma di fornire mappe e bussole che aiutino ragazzi e ragazze a conoscere innanzitutto sé stessi: solo a partire dalla piena consapevolezza dei propri talenti e delle proprie competenze è infatti possibile tracciare una rotta sicura e lasciare un’impronta originale nel mondo”.
L’orientamento inizia presto
L’orientamento, quindi, come processo di scoperta e valorizzazione di sé che comincia presto e dura tutta la vita: per questo motivo, è necessario coinvolgere fin da subito le nuove generazioni in percorsi che le aiutino a sviluppare una maggior consapevolezza dei propri talenti.
Il bando si concentra infatti su progetti rivolti a studenti nella fascia d’età 6-16 anni. Gli ambiti di intervento previsti sono due: scoperta, valorizzazione dei talenti e sviluppo delle competenze individuali per bambini e bambine tra i 6 e gli 11 anni; orientamento e coaching in entrata per adolescenti tra i 12 e i 16 anni.
Un approccio di sistema
Si tratta di sfide educative particolarmente delicate, che non possono essere risolte dai singoli enti: il bando sostiene infatti un approccio integrato e di sistema all’orientamento nella convinzione che, come recita un proverbio africano, per educare un bambino sia necessario un intero villaggio.
Il bando Direzione giovani insiste quindi sul ruolo insostituibile della comunità educante. Ad accompagnare le nuove generazioni in questo percorso non può più essere solo la scuola: è fondamentale la partecipazione di una rete ampia di attori – dalle famiglie al terzo settore, dagli enti alle aziende -, oltre al contribuito attivo dei giovani stessi, veri protagonisti di qualsiasi intervento.
“Due ambiti di intervento previsti: scoperta, valorizzazione dei talenti e sviluppo delle competenze individuali (6-11 anni), orientamento e coaching in entrata (12-16 anni)”
E proprio queste partnership complementari – che possono essere composte da associazioni senza scopo di lucro, enti pubblici, realtà educative (scuole, università, enti di formazione professionale, ecc.), ma anche imprese – sono invitate a partecipare al bando.
Direzione giovani: creatività e innovazione
Le candidature per il bando Direzione giovani devono essere presentate entro il 10 dicembre 2024 e sono chiamate a sviluppare soluzioni creative e interventi innovativi anche attraverso attività esperienziali e laboratori.
Potranno infatti svolgersi sia in orario scolastico che extrascolastico, proprio nella convinzione che l’orientamento sia ben più ampio della scelta di un determinato percorso di studi e riguardi tutte le dimensioni della vita, dal tempo libero allo sport, dalle amicizie alla famiglia.
“Da anni i giovani sono al cuore di tutta l’azione della nostra Fondazione. La ricerca ha ormai ampiamente dimostrato che programmi di orientamento ben strutturati sono strumenti efficaci per contrastare fenomeni come l’abbandono scolastico, la povertà educativa, la crescita dei Neet o il disallineamento delle competenze”.
“Con questo bando, però, vogliamo andare ancora oltre, contribuendo a cambiare lo sguardo che spesso rivolgiamo alle nuove generazioni: ragazze e ragazzi non sono un ‘problema’ che ha bisogno di essere ‘risolto’, ma una fonte inesauribile di talenti e capacità, uniche e originali, che chiede di essere riscoperta e valorizzata”, conclude Giordano.