Con i Bambini sosterrà una serie di iniziative in tutta Italia, tra cui due a Verona e Vicenza, per promuovere nuove opportunità per ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 18 anni grazie alla collaborazione tra scuole, terzo settore e istituzioni

Il benessere degli adolescenti è diventato una priorità nazionale che coinvolge scuole, famiglie, servizi sociali, istituzioni e territori. Un’urgenza emersa con forza negli ultimi anni e che ha trovato nuove risposte con il bando BenEssere, promosso da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Dopo oltre un anno di lavoro, ascolto e selezione tra numerose candidature, sono 51 i progetti scelti per intervenire a supporto dei giovani tra gli 11 e i 18 anni. L’obiettivo è chiaro: prevenire e ridurre il malessere psicologico degli adolescenti, promuovendo il benessere sociale attraverso interventi integrati e di prossimità. A sostegno di queste iniziative sono stati stanziati 30 milioni di euro, con il coinvolgimento di oltre 800 partner tra scuole, enti del terzo settore, servizi sanitari e istituzioni pubbliche e private.
Una mappa nazionale per il benessere: interventi su tutto il territorio
I progetti selezionati si distribuiscono uniformemente lungo la Penisola: 20 al Nord, 11 al Centro e 20 al Sud. Questa copertura capillare garantisce risposte concrete anche in quei territori dove le fragilità sociali ed educative sono più evidenti.
Le azioni messe in campo si muovono su due binari principali: la prevenzione e il supporto individualizzato. Da un lato, ci sono attività comunitarie che promuovono la socialità, il protagonismo dei ragazzi e il rafforzamento dei legami con le comunità educanti. Dall’altro, interventi mirati per quei giovani che vivono situazioni di maggiore fragilità, grazie al lavoro di équipe multidisciplinari e alla stretta collaborazione con i servizi territoriali. In presenza di diagnosi gravi, i progetti prevedono anche percorsi di cura più specifici e personalizzati.
“I progetti puntano a costruire reti solide e durature tra pubblico e privato, tra scuola e sanità, tra famiglie e istituzioni, perché nessun adolescente venga lasciato indietro”
Dietro a questo imponente cantiere educativo c’è la volontà di costruire reti solide e durature tra pubblico e privato, tra scuola e sanità, tra famiglie e istituzioni, per garantire che nessun ragazzo venga lasciato indietro.
“Non sono emergenza”: ascoltare per costruire soluzioni
L’urgenza di intervenire sul disagio adolescenziale non nasce oggi. Il Covid ha amplificato disagi già presenti, ma è stato soprattutto l’ascolto diretto dei ragazzi e delle ragazze – cuore della campagna Non sono emergenza – a restituire la fotografia più autentica di una generazione che chiede attenzione, spazi, opportunità.
Attraverso decine di incontri, testimonianze e confronti con esperti e operatori, Con i Bambini ha costruito un bando che parte proprio dai bisogni espressi dai giovani. Perché affrontare il disagio significa prima di tutto ascoltare: paure, insicurezze, ma anche desideri e possibilità.

Due progetti chiave tra Verona e Vicenza
Tra le 51 iniziative selezionate, due progetti assumono un valore particolare per i territori di competenza della nostra Fondazione. Entrambi mirano a costruire spazi sicuri e inclusivi dove i giovani possano sentirsi accolti, ascoltati e valorizzati.
A Riveder le Stelle (Energie Sociali)
Nelle periferie di confine tra Verona e Vicenza, dove la marginalità sociale spesso si traduce in solitudine e isolamento, la cooperativa Energie Sociali avvia il progetto A Riveder le Stelle. L’iniziativa, sostenuta con 600mila euro, punta a creare veri e propri cantieri educativi per promuovere il benessere psicologico e sociale degli adolescenti.
Il progetto si articola in attività che combinano momenti di socializzazione, laboratori creativi e percorsi di supporto individuale. L’idea è semplice ma potente: restituire ai ragazzi la possibilità di immaginare il futuro e di “rivedere le stelle” anche quando le circostanze sembrano offuscarle. Il tutto con la partecipazione attiva delle famiglie e delle comunità locali, per costruire alleanze educative stabili e durature.
In Chill, dalla Generazione Z alla Comunità Z – Adelante
Dare voce ai giovani, ma soprattutto metterli al centro della costruzione di spazi di benessere e partecipazione: è questo lo spirito di In Chill – dalla Generazione Z alla Comunità Z, il progetto della cooperativa sociale Adelante sostenuto con 700mila euro.
Il nome dice tutto: uno spazio dove “chillare”, rilassarsi, ma anche dove costruire relazioni significative. L’iniziativa si rivolge agli adolescenti del territorio vicentino con percorsi che partono dall’ascolto e si trasformano in azioni concrete per rafforzare l’identità, il senso di appartenenza e la fiducia in sé stessi. Attraverso attività culturali, sportive e di cittadinanza attiva, il progetto intende trasformare i luoghi di aggregazione in comunità accoglienti e consapevoli.
“Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile è nato nel 2016 da un protocollo tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il terzo settore e il governo”
Un cantiere di speranza che guarda al futuro
Non si tratta solo di progetti, ma di un enorme cantiere operativo che, per i prossimi 3-4 anni, metterà in rete migliaia di operatori, educatori, famiglie e ragazzi in tutta Italia. L’obiettivo? Rafforzare le comunità educanti, creare servizi flessibili e non medicalizzanti, e – soprattutto – restituire fiducia e speranza a chi sta attraversando l’età più delicata.
La sfida è ambiziosa, ma necessaria: perché il BenEssere dei ragazzi è anche quello delle comunità in cui vivono. E senza di loro, non ci sarà un futuro davvero sostenibile.