Grazie al bando Ricerca e sviluppo, una nuova opportunità per aziende, centri di ricerca e giovani chiamati a condividere conoscenze e competenze per immaginare soluzioni di sviluppo sostenibile
Per affrontare la sfida cruciale della transizione ecologica, serve un cambio di rotta ambizioso. Ridurre le emissioni globali di CO₂ del 45% entro il 2030 e raggiungere l’obiettivo “zero netto” entro il 2050 sono traguardi imprescindibili, come ricorda l’International Energy Agency. Ma per farlo, ricerca e innovazione devono diventare alleati potenti, veri e propri motori di sviluppo sostenibile.
Nasce con questa visione il bando Ricerca e sviluppo, promosso da Fondazione Cariverona e Fondazione Caritro, che mette a disposizione ben 1,9 milioni di euro (di cui 1,2 da Cariverona) per sostenere progetti innovativi. L’iniziativa punta a trasformare le sfide ambientali in opportunità, favorendo la collaborazione tra aziende, centri di ricerca e giovani ricercatori under 35.
“L’iniziativa richiede la collaborazione di almeno un’impresa e un centro di ricerca, con il coinvolgimento obbligatorio di un giovane ricercatore under 35”
Un bando che unisce innovazione e sostenibilità
Il bando incentiva lo sviluppo di processi, prodotti e servizi in grado di generare impatti positivi su ambiente, economia e società. “È un’occasione unica per costruire un ponte tra il mondo delle imprese e quello della ricerca scientifica”, spiega Bruno Giordano, presidente di Fondazione Cariverona.
I progetti dovranno concentrarsi su tre ambiti strategici:
- Economia circolare: soluzioni che riciclano e riutilizzano risorse per ridurre gli sprechi.
- Ciclo di vita sostenibile: modelli di produzione con un impatto ambientale ridotto.
- Gestione delle risorse naturali: tecnologie per minimizzare il consumo energetico e le emissioni di gas serra.
Ogni proposta dovrà avere obiettivi concreti e applicabili, con un impatto diretto sui territori di riferimento.
Giovani talenti protagonisti
Un elemento chiave del bando è il coinvolgimento di ricercatori under 35. “Investire sui giovani significa dare linfa al nostro futuro, valorizzando il loro potenziale e creando opportunità qui, nei nostri territori”, sottolinea Giordano.
Come partecipare
Il bando è aperto a reti di collaborazione che includano almeno un’impresa con sede operativa nelle province di Verona, Vicenza, Belluno, Ancona o Mantova, e almeno un centro di ricerca operante nel Triveneto o nelle province di Ancona e Mantova.
Le domande possono essere presentate fino al 28 febbraio 2025. I progetti, della durata massima di 24 mesi, dovranno partire entro il 2025.