La Fondazione stanzia 900mila euro per iniziative che intrecciano sport, cultura, inclusione e salute, trasformando i Giochi in unâoccasione di crescita reale per Belluno e Verona

Sport, cultura, salute, educazione. Sei progetti, due territori e un obiettivo comune: trasformare i Giochi olimpici e paralimpici invernali di Milano Cortina 2026 in unâoccasione reale di crescita collettiva.
La Fondazione ha recentemente annunciato gli esiti del bando Olimpiadi 2026: sport, cultura e tradizione, selezionando tre iniziative nella provincia di Belluno e tre in quella di Verona, per un investimento complessivo di 900mila euro.
“Lo sport diventa linguaggio comune per parlare di educazione, inclusione, cultura e sviluppo sostenibile”
Sei progetti per lasciare un segno nella vita delle persone
âVogliamo che le Olimpiadi non siano solo un evento da guardare in televisione, ma unâesperienza concreta che entri nella vita delle persone, lasciando un segno nelle scuole, nei teatri, nelle cittĂ , nei paesi di montagna, nei rifugi alpini, nei luoghi di ogni giornoâ, ha commentato Bruno Giordano, presidente di Fondazione Cariverona.
âQuesto bando nasce per generare partecipazione, bellezza e consapevolezza nelle nostre comunitĂ , usando lo sport come linguaggio comune per parlare di futuro e di sviluppo sostenibileâ.

I progetti selezionati incarnano pienamente questo approccio: multidisciplinari, partecipati, fortemente radicati nel tessuto locale. Lontani dalla logica dellâevento calato dallâalto, puntano a generare impatto sociale e culturale duraturo, promuovendo valori universali come la solidarietĂ , lâinclusione e la sostenibilitĂ , in dialogo costante con lâidentitĂ e il patrimonio dei territori.
Nel cuore delle Dolomiti: memoria, benessere e narrazione
Nel Bellunese – terra di montagne che custodiscono memoria, tradizioni e sfide sportive â le azioni sostenute riflettono questa ricchezza e complessitĂ .
#Scivolare. Storie di scie, fra tradizione e competizione, promosso dallâamministrazione provinciale, è un viaggio affascinante tra passato e presente, che valorizza la cultura della neve e del movimento, intrecciando mostre, podcast, laboratori e ricerche antropologiche per raccontare come lo âscivolareâ â sulle slitte, sul ghiaccio, sugli sci â sia parte integrante dellâidentitĂ locale.
Unâiniziativa inclusiva, rivolta a tutti: studenti, anziani, turisti e persone con disabilitĂ .
“Dalla cultura della neve alla cultura della relazione: le Olimpiadi diventano un’occasione per riscoprire i territori”
Obiettivo Olimpiadi: medaglia dâoro ad un territorio (Comune di Belluno) si concentra invece sulla narrazione territoriale. Con una strategia ampia di comunicazione, eventi pubblici e attivitĂ educative, il progetto costruisce una nuova immagine della provincia, capace di connettere sport, cultura, impresa e innovazione.
Una sfida ambiziosa: raccontare Belluno al mondo, e restituirla con orgoglio ai suoi abitanti.

Spirito olimpico in quota, promosso dallâazienda ULSS 1 Dolomiti, integra salute, ambiente e inclusione trasformando i rifugi alpini in spazi educativi e presidi di benessere. Trekking inclusivi, eventi nei rifugi, campagne di prevenzione e promozione di stili di vita sani diventano strumenti per una montagna piĂš accessibile, consapevole e accogliente.
Cuore del progetto è anche il rafforzamento della rete dei Rifugi Sani e Sicuri, grazie allâintroduzione di defibrillatori, zaini di telemedicina e personale formato al primo soccorso: unâazione concreta che unisce sicurezza e innovazione.
Verona tra cultura, inclusione e verticalitĂ
Anche Verona e la sua provincia accolgono lâereditĂ dei Giochi con proposte innovative, inclusive e profondamente legate al territorio.
VERTI-GO!, ideato dallâamministrazione provinciale, porta lâarrampicata sportiva nelle scuole come pratica educativa e inclusiva, capace di trasmettere i valori olimpici attraverso il corpo, la relazione e la sfida.
Coinvolge decine di Comuni e istituti scolastici, costruendo un ponte tra sport estivi e invernali e lasciando in ereditĂ un modello replicabile di educazione integrata.
“Scuole, rifugi alpini, teatri e piazze si attivano per portare lo spirito olimpico nella vita quotidiana delle persone”
Il Sesto Cerchio, promosso dal Comune di Verona, trasforma la cultura in motore di partecipazione e racconto. Teatro, danza, musica e spettacolo diventano strumenti per riflettere sui valori dellâOlimpiade con linguaggi accessibili, emotivi e coinvolgenti.
Un ricco palinsesto di eventi promuoverĂ la partecipazione attiva di giovani, famiglie e turisti, arricchendo lâofferta culturale della cittĂ in occasione dei Giochi.

Infine, SPIN â Facciamo girare lo SPort INclusivo (UniversitĂ degli Studi di Verona) rompe gli schemi della competizione tradizionale, proponendo un nuovo modello di pratica sportiva pensato per bambini e ragazzi tra i 6 e i 14 anni.
In piazze, scuole e impianti sportivi della provincia, le differenze diventano una risorsa: ogni partecipante contribuisce con le proprie abilitĂ , e tutte le attivitĂ sono pensate per promuovere inclusione, rispetto e collaborazione.
Un progetto che unisce educazione, comunitĂ e benessere in un autentico abbraccio olimpico.
UnâereditĂ viva per il futuro dei territori
Sei progetti, sei visioni, una sola direzione: lasciare unâereditĂ non solo simbolica, ma viva, concreta, tangibile. Un investimento che guarda oltre lâevento delle Olimpiadi, verso il futuro, quando le luci si spegneranno e resteranno le persone, i territori, le reti costruite.
“LâOlimpiade piĂš importante è quella che si gioca ogni giorno, nei luoghi dove costruiamo il nostro futuro”
âLo sport non cambia il mondo da solo, ma può ispirarloâ, ha concluso Giordano. âPuò insegnarci a guardare oltre lâostacolo, a giocare in squadra, senza lasciare indietro nessuno. Ecco perchĂŠ vogliamo che questi progetti coinvolgano tutta la comunitĂ , a partire dai giovaniâ.
âLâOlimpiade piĂš importante è quella che si gioca ogni giorno nelle scuole, nelle case, nelle associazioni, nelle imprese, nei luoghi in cui siamo chiamati a costruire insieme il nostro futuroâ.