Fino al 31 marzo, riparte la sfida per selezionare le startup che trasformeranno il futuro del cibo tra innovazione, tecnologie green e crescita del territorio

Si apre ufficialmente la terza e ultima Call4Startups di FoodSeed, il programma triennale di accelerazione dedicato all’agrifood promosso dalla Rete nazionale acceleratori di CDP Venture Capital SGR. Un appuntamento decisivo per l’ecosistema dell’innovazione italiana che punta a scoprire le dieci startup più promettenti capaci di sviluppare soluzioni all’avanguardia per l’intera filiera agroalimentare. Le candidature rimarranno aperte fino al 31 marzo 2025.
Dopo due edizioni di successo, che hanno visto 14 startup accelerate e diversi progetti attrarre investimenti a livello nazionale e internazionale, questa ultima call rappresenta un’occasione cruciale per consolidare quanto costruito e rilanciare l’Italia come hub di riferimento nel settore.
“Innovare l’agroalimentare significa investire in soluzioni sostenibili, tecnologiche ed etiche, capaci di generare un impatto concreto sull’economia, sull’ambiente e sulle comunità”
Fondazione Cariverona, tra i partner promotori del progetto sin dalla prima edizione, conferma il proprio impegno per sostenere l’innovazione sostenibile e lo sviluppo del territorio, con particolare attenzione al comparto agroalimentare.
Un settore che, oltre a essere motore economico per le province di riferimento della Fondazione, è anche al centro delle sfide globali legate alla sicurezza alimentare, alla transizione ecologica e all’etica produttiva.
Investire in FoodSeed significa puntare su startup che non solo innovano, ma che contribuiscono concretamente a creare un sistema alimentare più resiliente, sostenibile ed efficiente.
Agroalimentare e innovazione: un binomio per il futuro
In un contesto in cui la sostenibilità non è più un’opzione ma una necessità, la terza Call4Startups di FoodSeed ha l’obiettivo di rafforzare il dialogo tra giovani realtà imprenditoriali e aziende consolidate, superando le barriere che spesso impediscono l’innovazione nei settori tradizionali.
È qui che il concetto di open innovation gioca un ruolo chiave: creare connessioni tra startup, imprese, università e centri di ricerca per stimolare lo sviluppo di soluzioni capaci di rispondere alle sfide del presente e del futuro.
Non a caso, le prime due edizioni hanno dato vita a progetti in grado di suscitare l’interesse degli investitori e conquistare il mercato. Tra le storie di successo, quella di Foreverland, startup italiana che ha creato Choruba, un’alternativa sostenibile al cioccolato a base di carruba, già supportata da investimenti strategici per la crescita internazionale.
Numeri e risultati che dimostrano come sostenere l’agrifood non sia solo un atto di fiducia nell’innovazione, ma anche un’opportunità concreta per generare impatti economici, sociali e ambientali.
Fondazione Cariverona: alle radici dello sviluppo sostenibile
Il sostegno di Fondazione Cariverona a FoodSeed nasce dalla consapevolezza che innovare l’agroalimentare significa investire nel benessere del territorio e delle comunità.
La filiera agroalimentare, infatti, non è soltanto uno dei pilastri dell’economia italiana, ma rappresenta anche uno snodo cruciale per affrontare temi come il cambiamento climatico, la gestione delle risorse naturali e la sicurezza alimentare.
Il supporto all’acceleratore si inserisce così nella più ampia strategia della Fondazione di promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso progetti che coniughino tradizione e futuro, tecnologia e rispetto per l’ambiente.
Un ecosistema in espansione grazie a partnership strategiche
A rafforzare l’impatto del programma c’è una rete di partner che, edizione dopo edizione, si è allargata e consolidata. Accanto ai promotori storici (Fondazione Cariverona, UniCredit, Eatable Adventures, Gruppo Amadori, Veronafiere, Accelerate for Impact Platform del CGIAR e Università degli Studi di Verona) quest’anno entrano in campo nuovi attori come Revo Insurance, Enologica Vason, NOI Techpark e Fondazione Bruno Kessler.
Un network che offre alle startup selezionate competenze multidisciplinari, risorse economiche e opportunità di crescita in un contesto altamente competitivo.
“FoodSeed crea connessioni tra startup, imprese e ricerca per trasformare le sfide globali in opportunità di crescita per il territorio e il sistema produttivo italiano”
Con una dotazione complessiva di 15 milioni di euro in tre anni, FoodSeed è oggi uno dei punti di riferimento per l’innovazione agroalimentare in Italia. L’obiettivo è chiaro: accompagnare le startup non solo nella fase di sviluppo tecnologico, ma anche nell’accesso al mercato e nella creazione di partnership industriali solide.
Roadshow in sei città italiane: la ricerca del talento parte dal territorio
Per intercettare le migliori idee, FoodSeed inaugurerà a marzo un roadshow nazionale che toccherà le città di Bolzano, Verona, Milano, Bologna, Roma e Bari. Questi incontri saranno l’occasione per le startup di confrontarsi con i partner dell’acceleratore, presentare i propri progetti e accedere a un network di esperti e investitori.
L’iniziativa vuole non solo selezionare le migliori proposte, ma anche favorire la diffusione della cultura dell’innovazione sul territorio e stimolare la nascita di nuove sinergie tra imprese, istituzioni e mondo accademico.

Guardare avanti, insieme
Innovare il settore agroalimentare significa rispondere alle sfide del nostro tempo: dalla riduzione dello spreco alimentare alla produzione sostenibile, dall’uso intelligente delle risorse alla creazione di filiere trasparenti e inclusive.
In questo contesto, la terza Call4Startups di FoodSeed non è solo una competizione: è un invito a essere parte del cambiamento, contribuendo a costruire un sistema alimentare più sostenibile, resiliente e competitivo.
“Attraverso l’open innovation, tradizione e futuro si incontrano per costruire un ecosistema agroalimentare più resiliente, competitivo e attento alle esigenze del pianeta”
Con il sostegno a questa iniziativa, Fondazione Cariverona conferma il proprio ruolo di attore chiave nello sviluppo del territorio, investendo in progetti che generano valore economico, sociale e ambientale. Il futuro dell’agrifood passa da qui. E le startup pronte a raccogliere la sfida possono fare la differenza.