Scroll Top

CULTURA

Quando i muri parlano: un viaggio alla (ri)scoperta del graffitismo e della Street Art a Verona

15 aprile 2025

Il 5 e 6 maggio la Fondazione ospita un convegno aperto a tutti per riflettere sul patrimonio dei graffiti strappati dagli ex Magazzini Generali: una storia urbana viva e pulsante tra writing, memoria e nuove visioni digitali

Il 5 e 6 maggio Fondazione Cariverona ospita esperti, cittadini e studenti per riflettere sul patrimonio dei graffiti strappati dagli ex Magazzini Generali: due giornate per raccontare una storia urbana viva e pulsante tra writing, memoria e nuove visioni digitali

(                                                                                                                     , Undefined, 12

C’è un passato che pulsa ancora sotto gli intonaci. È fatto di firme colorate, lettere esplosive, segni nati di notte sui muri dimenticati. È il passato del writing veronese, quella forma di arte urbana ribelle e vitale che ha attraversato la città dagli anni Ottanta ai Duemila lasciando tracce indelebili – oggi finalmente al centro di un grande progetto di valorizzazione, memoria e sperimentazione contemporanea.

Il 5 e 6 maggio, nella sede di Fondazione Cariverona (via A. Forti 3A, Verona), si terrĂ  il convegno nazionale Graffitismo e street art: gestione e valorizzazione del patrimonio strappato o staccato, cuore pulsante della terza edizione del programma Visual Art Collection Management and Curating, coordinato da Urbs Picta.

“I graffiti strappati dagli ex Magazzini Generali tornano a parlare alla cittĂ , trasformandosi da tracce effimere a patrimonio culturale condiviso”

L’evento gratuito – in programma dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 17 – è aperto a tutti, non solo esperti e appassionati, ma anche studenti e cittadini. Un incontro interattivo e trasversale, che unisce sguardi diversi sul valore dell’arte urbana come memoria viva: dalla ricerca alla conservazione, dalla curatela alle nuove tecnologie, in dialogo con esperienze dall’Italia e dall’estero.

Il convegno si inserisce così all’interno del progetto Graffiti Strappati e Street Art a Verona: un percorso di studio e valorizzazione. Un’iniziativa più ampia che, oltre agli incontri pubblici, prevede attività formative e laboratoriali con studenti universitari e accademici, per esplorare nuove modalità di conservazione e rilettura di queste forme di arte, tra pratiche curatoriali e strumenti digitali.

3U2P0962-1

L’anima creativa di una generazione cresciuta con la cultura hip hop

Al centro del convegno, la straordinaria vicenda dei graffiti strappati dagli ex Magazzini Generali, un patrimonio unico custodito da Fondazione Cariverona. Realizzati tra il 1984 e il 2014 da artisti della scena Hip Hop locale, questi lavori rappresentano l’anima creativa di una generazione cresciuta all’ombra della controcultura. In un’epoca di trasformazioni urbane e sociali, quei muri parlavano di appartenenza, di rivendicazione, di bellezza marginale.

Grazie a un intervento pionieristico di “strappo” e conservazione, realizzato dalla Fondazione nel 2008 in collaborazione con la ditta Decorart, oggi quelle opere possono vivere una nuova stagione: oggetto di studio, curatela e, soprattutto, di narrazione collettiva.

Un patrimonio fragile, ma potentissimo, che torna alla città grazie all’impegno congiunto non solo della Fondazione e di Urbs Picta, ma anche dell’Università degli Studi di Verona, l’ABAV – Accademia di Belle Arti di Verona, lo IUSVE e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.

“Un convegno aperto a tutti per riflettere sul valore dell’arte urbana, tra memoria, restauro, innovazione e nuove pratiche di valorizzazione”

Due giorni tra arte, restauro e futuro

Il convegno sarà l’occasione per fare il punto – a livello locale, nazionale e internazionale – sul tema della conservazione della street art e dell’arte pubblica, coinvolgendo curatori, storici dell’arte, restauratori, artisti e istituzioni. Il programma prevede sessioni dedicate alla memoria del writing veronese, alla comparazione con esperienze internazionali, alla deontologia del restauro e alle nuove prospettive di musealizzazione.

Tra i relatori: Michele de Mori e Sebastiano Zanetti (autori del volume Verona Writers), il pioniere KayOne, Christian Omodeo (Le Grand Jeu, Parigi), Alice Cosmai (Comune di Milano), Antonella Sau (IULM), Paola Mezzadri (Istituto Centrale per il Restauro), insieme a molte altre voci che compongono oggi la mappa della ricerca e dell’attivazione culturale sul tema.

3U2P0268 (1)

Un laboratorio per il futuro: il workshop sul videogioco

Al termine del convegno sul graffitismo e la Street Art, prenderà il via anche un workshop innovativo e multidisciplinare, destinato a un gruppo selezionato di studenti universitari e accademici. Il titolo è già una dichiarazione d’intenti: Progettare un videogioco per la valorizzazione dei dipinti murali strappati.

L’obiettivo? Tradurre un patrimonio fragile e invisibile in un’esperienza interattiva, accessibile, coinvolgente, attraverso il linguaggio del game design. Un ponte tra passato urbano e futuro digitale.

“Dal muro al videogioco: studenti, artisti e curatori sperimentano nuovi linguaggi per rendere accessibili e vivi i segni nascosti della cittĂ ”

Gli studenti saranno guidati da professionisti esperti in tre giornate intensive: dalla digitalizzazione 2D e 3D delle opere, alla definizione del concept narrativo e ludico, fino allo sviluppo di un primo prototipo giocabile con Unity 3D. Un’esperienza pratica e creativa, che unisce conservazione, innovazione e narrazione partecipata.

  • 26 maggio: Digitalizzazione bi e tridimensionale (con Stefano Marziali)
  • 30 maggio: Game Design e valorizzazione culturale (con Piero Feltrinelli e Francesco Toniolo)
  • 6 giugno: Progettazione videoludica in Unity 3D (con Andrea Cailotto)

Il workshop è gratuito, a numero chiuso, ed è rivolto a studenti dell’Università di Verona, ABAV e IUSVE. La partecipazione al convegno è obbligatoria per l’accesso.

3U2P0600

Una sfida culturale che nasce dai margini

Il progetto Visual Art Collection Management and Curating si conferma così un dispositivo culturale vivo e innovativo, capace di attivare nuove letture del territorio e della memoria urbana. I graffiti strappati dagli ex Magazzini Generali non sono solo opere da conservare: sono documenti di una comunità, di un’estetica, di un tempo che ha ancora molto da dire.

In un’epoca segnata dall’effimero e dalla produzione di massa, questo progetto ci ricorda che anche ciò che nasce ai margini – come il graffitismo e la Street Art – può (e deve) trovare spazio nel cuore del dibattito culturale. E che l’arte, anche quella piĂš irregolare, può farsi patrimonio. PerchĂŠ non c’è futuro senza memoria, e non c’è memoria senza ascolto.

Per il comunicato stampa

Iscriviti alla newsletter

Compila il form per ricevere la newsletter di Fondazione Cariverona. Lasciando i tuoi dati rimarrai aggiornato sui nostri bandi, iniziative ed eventi !