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BANDO SERVIZI DI PROSSIMITÀ 2019

La Fondazione intende sostenere iniziative volte ad attivare o consolidare sui territori di proprio riferimento (Verona, Vicenza, Belluno, Ancona e Mantova) servizi di prossimità a bassa soglia diretti ad integrare gli interventi istituzionali o a rendere gli stessi maggiormente accessibili e fruibili.

I programmi proposti dovranno avere come focus i bisogni delle comunità di riferimento, con particolare attenzione alle situazioni di fragilità (disagio sociale, economico, abitativo, vivibilità e riqualificazione dei quartieri periferici con particolari situazioni di criticità o svantaggio, etc..), che non trovano soddisfazione nella rete dei servizi pubblico-istituzionali presenti.

Il Bando privilegia interventi diretti sviluppare o ad inserirsi in sistemi di reti locali promuovendo, laddove possibile, la compartecipazione diretta dei beneficiari delle attività proposte.

I servizi dovranno essere gestiti da enti religiosi o organizzazioni del privato sociale e non offerti in regime di convenzionamento/accreditamento con l’ente pubblico.

I progetti che partecipano al bando devono presentare una relazione di progetto che non si limiti alla descrizione generale del bisogno ma che fornisca dettagli circostanziati, un piano economico analitico supportato da documentazione preventivo e presentare un cofinanziamento pari ad almeno il 10% dei costi complessivi.

Il contributo massimo richiedibile alla Fondazione è fissato in euro 20.000. Le attività progettuali dovranno essere avviate entro 6 mesi dalla data di comunicazione dell’assegnazione e concludersi in un arco temporale non superiore a 12 mesi.

Il termine per la presentazione delle progettualità è stato prorogato al 23 aprile 2019.

SCARICA IL TESTO DEL BANDO (PDF)

 

È possibile scaricare un facsimile della modulistica di presentazione del progetto messa a disposizione nell’area riservata. L’opzione consente di prendere visione in via anticipata dei principali dati ed informazioni che verranno richieste nel corso della compilazione on-line.

Si ricorda che le richieste vanno compilate e presentate esclusivamente attraverso il servizio on-line.

Scarica il facsimile della modulistica (PDF)

IN ARRIVO

APERTO

CHIUSO

IN VALUTAZIONE

VALUTAZIONE CONCLUSA

In risposta al bando sono pervenute 104 istanze con un importo richiesto complessivo pari a circa 1,9 milioni di euro.

Con le risorse a disposizione, pari a complessivi 1,6 milioni di euro, la Fondazione ha sostenuto 101 progetti.

DOMANDE FREQUENTI

Un servizio di prossimità si contraddistingue per essere una relazione di vicinanza e di aiuto, di ascolto e di accompagnamento, caratterizzata da flessibilità e spesso senza il riconoscimento istituzionale ad opera dell’ente pubblico.

A titolo meramente esemplificativo e non esaustivo sono servizi di prossimità:

‒     servizi agli anziani e alle persone con disabilità (trasporto, consegna di spesa/farmaci, ricerca badanti, esperienze di cohousing intergenerazionale, creazione di orti sociali, ecc..);

‒     servizi per persone svantaggiate (inserimento in attività non strutturate di riabilitazione sociale, aiuti alimentari, unità mobili, ecc..);

‒     servizi ai minori (creazione di spazi condivisi per l’aggregazione in aree/territori con forte disagio sociale, attività di doposcuola, insegnamento lingua italiana agli immigrati, aiuto nello studio per alunni in difficoltà socio-economica, progetti finalizzati all’educazione ambientale e alimentare, sostegno alla partecipazione ad attività sportive, ecc..);

‒     promozione di pratiche di sharing e organizzazione di servizi comuni per ridurre gli sprechi e le spese a carico di persone in difficoltà sociale ed economica;

‒     organizzazione della banca del tempo e promozione di pratiche di solidarietà in aree comunitarie, condominiali o condivise.

Si sottolinea infine che servizi resi in regime di convenzionamento o accreditamento non si classificano ai fini del presente Bando come servizi di prossimità.

Allo stesso modo, non si considerano servizi di prossimità i percorsi e le opportunità di inserimento lavorativo rivolti a persone in stato di svantaggio che, per normativa, rappresentano l’attività ordinaria delle cooperative sociali di tipo B.

Viene richiesto di allegare obbligatoriamente all’istanza di contributo una relazione descrittiva del servizio di prossimità a cui fa riferimento il progetto, anche se si sta chiedendo alla Fondazione un affiancamento contributivo finalizzato, ad esempio, al solo acquisto di attrezzature, o di adeguamento di una struttura. È, infatti, necessario contestualizzare il progetto all’interno della specifica situazione di riferimento in cui si intende operare, e indicare quali servizi/attività l’ente vuole offrire al territorio, identificando in modo chiaro gli utenti finali, le loro fragilità e i loro bisogni.
La mancanza di tale relazione rappresenta motivo di esclusione del progetto.
Non esiste un format precostituito; grafica e impostazione sono a discrezione dell’Ente proponente.

In termini generali è necessario che l’Ente fornisca alla Fondazione tutti gli elementi utili affinché possa condurre un’analisi di coerenza e congruenza del piano dei costi del progetto. I preventivi acquisiti per le dotazioni strumentali previste e per i servizi (oltre che per gli interventi di edilizia, qualora presenti) rappresentano un elemento oggettivo per la valutazione di congruenza e pertanto è importante che siano allegati alla richiesta di contributo. Laddove i costi non possano essere supportati da preventivi di spesa, è in ogni caso richiesta ogni informazione analitica che dia conto della formazione del piano dei costi per singola voce di spesa, indicando per esempio per il personale dipendente il ruolo svolto, il costo orario e l’impegno temporale previsto, in modo da consentire alla Fondazione di comprendere le logiche sottostanti alla costruzione del budget e la coerenza del piano dei costi con le attività progettuali descritte.

Ciascun Ente richiedente, e comunque ciascun Ente potenziale percettore diretto (ente capofila in caso di rete) o indiretto (partner percettore) del contributo della Fondazione, può presentare e figurare in una sola istanza nel presente Bando, pena l’inammissibilità di tutti i progetti eventualmente candidati nello stesso. È tuttavia possibile per il medesimo ente partecipare ad altre iniziative del presente bando nel caso in cui, in queste, si configuri come partner finanziatore o sostenitore (non percettore).

Sì, è tuttavia indispensabile che le ricadute progettuali insistano pienamente ed esclusivamente nelle province di Verona, Vicenza, Belluno, Ancona e Mantova.

È condizione di ammissibilità che ogni iniziativa progettuale sia supportata da un cofinanziamento minimo del 10% del suo costo complessivo. Ne consegue che se il piano finanziario della proposta prevede un richiesto a Fondazione di euro 20.000 (massimo richiedibile) il valore totale della spesa (richiesto a Fondazione + cofinanziamento) dovrà essere pari almeno a euro 22.223 (cifra arrotondata all’euro).

I progetti che riceveranno un contributo dovranno essere avviati entro 6 mesi dalla data di comunicazione dell’assegnazione. Non saranno in ogni caso ammesse a rendicontazione spese sostenute prima della data di pubblicazione del Bando sul sito internet della Fondazione (cfr 4 marzo 2019).

Di norma un progetto si classifica come progetto di rete quando è progettato e realizzato da più soggetti che insieme collaborano. In questo senso anche il budget di progetto è generalmente a “responsabilità condivisa”. Il rapporto di partenariato è sancito da un Accordo di partenariato specificatamente dedicato al progetto che identifica il ruolo, le competenze e le attività svolte da ciascun partner.
Pertanto, un progetto interamente realizzato e gestito da un unico soggetto attuatore, a cui un soggetto terzo compartecipa con l’apporto di risorse finanziarie (soggetto co-finanziatore) non può generalmente definirsi progetto di rete.

La procedura on-line messa a disposizione per la compilazione dei progetti prevede tre categorie di partner:

a) Partner percettore = è il partner che, realizzando direttamente alcune azioni progettuali, si candida a ricevere una quota parte del contributo della Fondazione. In questo caso è necessario che il partner percettore sia soggetto idoneo a ricevere contributi dalla Fondazione e, in caso sia soggetto privato, è necessario allegare all’istanza di contributo copia del relativo Statuto dell’Ente.

b) Partner finanziatore = è il partner che contribuisce alla realizzazione del progetto apportando risorse economiche, che contribuiscono alla realizzazione del budget di progetto. Se si classifica un partner come finanziatore, in procedura on-line andrà indicata anche l’importo delle risorse economiche destinate al progetto e la natura del contributo, se già acquisito o semplicemente solo richiesto.

c) Partner sostenitore = è il partner che contribuisce alla realizzazione del progetto mettendo a disposizione competenze, know how, servizi o beni in kind (a titolo gratuito).

In termini generali non si configurano come partner l’ente o il soggetto che attribuisce un semplice patrocinio o una semplice generica adesione al progetto e, naturalmente, i fornitori e prestatori di servizio.Un soggetto può naturalmente essere presente in più categorie di partenariato (particolarmente importante identificare i partner percettori), nel qual caso in procedura andrà registrato più volte.

Area socio sanitaria e welfare del territorio

Anno 2019


Stato: Chiuso


Pubblicazione: 4 marzo 2019


Scadenza: 19 aprile prorogata al 23 aprile 2019 ore 17.00


Risorse assegnate: euro 1.600.000


Orari di consulenza: dal lunedì al venerdì dalle 11.00 alle 13.00


Riferimenti: Mara Migliorini, Francesco Candiani, Chiara Miotto


Contatti referenti: consulta la sezione STAFF


Help desk tecnico area riservata
e-mail help desk
051-09.38.315
dalle 9.00 alle 19.00


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