Si è concluso con un evento online organizzato da Fondazione Caritro il concorso “Nel ventre della balena“, il festival del film fatto in casa.
La selezione dei vincitori è stata condotta da una giuria di altissimo valore scientifico, composta da professionisti e maestri del cinema e del teatro, presieduta dal regista, sceneggiatore e produttore Pupi Avati, grande maestro del cinema italiano che ha lavorato con grande impegno ed entusiasmo alla valutazione dei lavori selezionati.
In questo momento difficile per tutti, caratterizzato dall’emergenza sanitaria Covid-19, Fondazione Caritro, Fondazione Cariverona e Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì si sono unite in un progetto con l’obiettivo di coinvolgere gli studenti delle rispettive province di operatività all’interno delle iniziative delle tre Fondazioni, volte a favorire la ripartenza.
Un festival del film fatto in casa dove i partecipanti – sono stati realizzati 50 video – hanno potuto mettere alla prova le proprie capacità creative di raccontare una storia con i mezzi disponibili, trasformando il proprio ambiente in un set e la famiglia in troupe.
Inizialmente sono stati selezionati i tredici video migliori, tra i quali sono stati proclamati i vincitori, provenienti dal territorio trentino, per le sezioni “Fiction”, “Documentario” e “Animazione”. A primeggiare Camin Emma con il video “Un posto solo mio” della Scuola Secondaria di Primo Grado “G. Bresadola” categoria fiction, Ivan Tomasoni con il video “I bambini al tempo del covid-19” dell’Istituto Comprensivo “Antonio Bresciani” categoria animazioni, Elio Rigotti con il video “Il profumo delle mie origini” della Scuola Secondaria di Primo Grado “G. Bresadola” categoria documentario e miglior video votato dalla giuria dei partecipanti.
I 3 vincitori hanno ricevuto un buono del valore di 500 euro, da poter utilizzare in un esercizio commerciale convenzionato, per l’acquisto di accessori e attrezzature nel settori dell’elettronica, della fotografia e della musica.
“Questa iniziativa – spiega Anna Galtarossa, membro del Consiglio Generale di Fondazione Cariverona e ideatrice del concorso insieme a Mariano Furlani – risponde al desiderio di mettere gli studenti al centro di un percorso che permetta di sperimentare l’utilizzo degli strumenti audiovisivi, portando il proprio contributo in voce e sguardo nella visione del contemporaneo, assumendo in questo un ruolo propositivo verso il mondo degli adulti. ”
Maggiori informazioni sul contest Nel ventre della Balena sono siponibili qui .
Qui è scaricabile il comunicato stampa dedicato alla premiazione dei vincitori del contest.