Dall’1 aprile al 31 maggio Castel San Pietro diventa la montagna del Purgatorio dantesco di Verona: è questa la suggestiva location messa a disposizione da Fondazione Cariverona per ospitare la mostra multimediale “Il mio purgatorio. Dante profeta di speranza” organizzata dall’associazione Rivela.
L’edificio, recentemente restaurato dalla Fondazione dopo anni in stato di abbandono, apre le porte ai visitatori per accoglierli in “quel secondo regno dove l’umano spirito si purga e di salire al ciel diventa degno” (Purgatorio, canto I). Attraverso un percorso espositivo che si snoda su una superficie di circa 500 metri quadri è possibile ripercorrere il cammino di conversione e purificazione compiuto dal Sommo Poeta, lasciandosi guidare dalle parole, dalle immagini e dai suoni curati dal saggista e insegnante Franco Nembrini e dall’illustratore Gabriele Dell’Otto.
Oltre alla dimensione culturale, il progetto – sostenuto con circa 80mila euro anche da Fondazione Cariverona – ha un importante valore educativo. Ad accompagnare cittadini, giovani e turisti sono infatti 120 studenti, “moderni Virgilio” provenienti da 14 istituti di Verona e provincia. La mostra rappresenta il seguito ideale de “Il mio Inferno”, che lo scorso anno ha portato oltre 12mila visitatori tra i gironi danteschi al Bastione delle Maddalene.
Grazie all’impegno della Fondazione, prosegue così il percorso di valorizzazione di Castel San Pietro, che torna ad accogliere il grande pubblico mettendo a disposizione un patrimonio unico, definito degli studiosi “inesplorato archivio della storia veronese”.
Quella per l’esposizione dantesca è ormai la quinta riapertura: recentemente l’edificio ha già ospitato una serie di visite guidate (le ultime, in ordine di tempo, in occasione delle giornate del Fai di ottobre 2022) e la mostra “Luoghi Comuni” dei fotografi Gabriele Basilico e Alessandra Chemollo, dedicata ai cantieri e ai siti monumentali della Verona storica e industriale.
QUI il link per prenotare la vista alla mostra