Le opere di Carlo Zinelli (1916 – 1974) custodite da Fondazione Cariverona saranno protagoniste di una mostra-dossier a Palazzo Te, curata da Luca Massimo Barbero, dedicata alle ossessioni vitali e sorprendenti di questo esponente dell’Art Brut in Italia, riferimento visivo ancora tutto da scoprire, oggi di grandissima attualità.
Un corpus di 32 lavori su carta, in maggioranza bifacciali, visibili dal 17 marzo al 9 giugno attraverso una struttura espositiva creata per le sale di Palazzo Te a Mantova.
I visitatori della mostra Carlo Zinelli. Visione Continua potranno conoscere e apprezzare un pittore unico e dirompente che a oggi continua a essere un nome segreto e, quindi, ancora una rivelazione.
Prodotta da Comune di Mantova, Fondazione Palazzo Te e Fondazione Cariverona Cultura, nell’ambito del progetto sviluppato dalla nostra società strumentale Teatro Ristori Srl, si svilupperà nelle Sale Napoleoniche di Palazzo Te, riflettendo sull’esperienza di un artista dalla fervida immaginazione attraverso tempere, collage e disegni su carta mai esposti precedentemente nella loro totalità.
L’allestimentoimmersivo ed evocativo, creato ad hoc per la mostra e in armonico contrasto con le specificità rinascimentali del palazzo, consentirà al visitatore di ammirare le opere in modo completo, potendone apprezzare pienamente i colori e i tratti oltre a permettere la visione totale dei 26 lavori fronte-retro, una delle particolarità del modus operandi di Zinelli che lavorava sempre istintivamente sulla totalità della superficie del foglio.
Nell’autunno 2019 l’esposizione si trasferirà a Verona, con un rinnovato allestimento all’interno dello spazio espositivo di Palazzo Pellegrini in via Achille Forti, sede istituzionale di Fondazione Cariverona.
“Questo dossier dedicato a Carlo Zinelli vuole essere un modo per liberare la sua produzione dalla gabbia dell’arte terapeutica”, afferma Luca Massimo Barbero, curatore della mostra e direttore artistico della Collezione di Fondazione Cariverona. “Zinelli è stato un artista a tutti gli effetti, e le sue opere prescindono dalla sua malattia.Il suo stile da un lato ribadisce con forza e in maniera pionieristica il valore dell’immagine come veicolo di libera espressione e dall’altro si fa interprete, anticipandola, di una certa figurazione che ritroviamo citata nei segni, figure e tratti che caratterizzano alcune grandi tele di Enzo Cucchi, le mappe di Öyvind Fahlström o le ossessioni di Yayoi Kusama, esperimenti con le forme e le immagini dei corpi tanto cari all’arte di oggi”.
Per INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
T + 39 041 2719013
www.fondazionepalazzote.it
www.vivaticket.it
Scarica il Comunicato Stampa (PDF)