Inaugurato sabato 7 luglio il primo social hostel di Verona, durante la giornata mondiale della cooperazione sociale, il progetto innovativo della cooperativa Officina dell’Aias, Associazione italiana assistenza spastici, sostenuto dalla Regione Veneto, dal Comune di Verona, da Fondazione Cariverona e dalla Fondazione Cattolica.
Sono 13 le stanze che andranno ad ospitare viaggiatori, tutte dotate di domotica, accessibili ed adatte ad ospitare persone con disabilità. Ospitalità, accessibilità e solidarietà sono il fulcro del progetto: garantire un agevole soggiorno anche a persone con disabilità motorie, in un luogo completamente privo di barriere architettoniche e con tutti i servizi accessori per rendere piacevole il soggiorno. Inoltre i servizi dell’ostello e della tavola calda saranno resi disponibili anche agli ospiti della vicina area camper dell’Amt.
Dopo un anno dall’inizio dei lavori di ristrutturazione e adeguamento degli spazi il primo social hostel di Verona è pronto e comprende anche l’osteria Mangiabottoni, dove non solo gli ospiti ma chiunque potrà trovare ristoro. L’edificio coloratissimo è stato dipinto da alcuni dei maggiori street artist italiani conosciuti anche all’estero, tra cui: Andrea Crestani, in arte Koes, che ha lavorato in collaborazione con Luca Altini, LucaFont, e Manuel Di Rita detto Peeta.
StraVagante e l’Osteria Mangiabottoni vogliono aprire le porte non solo all’inclusione ma anche alla cooperazione sociale: il progetto prevende infatti che la gestione sia in parte affidata a persone con disabilità, ragazzi svantaggiati che avevano perso il lavoro e da quattro operatori.
Il progetto ha ricevuto un sostegno pari a 420 mila euro da Fondazione Cariverona, 540 mila euro dal fondo di rotazione della Regione Veneto da restituire in 25 anni a tasso zero e 40 mila euro da Fondazione Cattolica.