Dopo 19 mesi di impegno e di lavoro per comprendere e combattere il virus, le ricercatrici e i ricercatori impegnati nel progetto scientifico “Enact – Conoscerlo per sconfiggerlo, alleanza contro Covid-19”, partito nel marzo 2020 con il coinvolgimento di vari gruppi dell’università di Verona, in collaborazione con l’Azienda ospedaliera universitaria integrata, hanno voluto fare il punto sui più recenti studi.
A presentare i risultati fin qui ottenuti sono stati, giovedì 14 ottobre, al Teatro Ristori, il magnifico rettore Pier Francesco Nocini, il presidente della Fondazione Cariverona Alessandro Mazzucco, il direttore della sezione di Immunologia Vincenzo Bronte e il coordinatore del progetto Giovanni Pizzolo.
Il progetto Enact, finanziato da Fondazione Cariverona per 2 milioni e 100mila euro e co-finanziato da Fondazione Tim per 250.000 euro, rappresenta un modello innovativo di approccio multidisciplinare in grado di assicurare collaborazione tra ricerca scientifica accademica e finanziatori privati con una integrazione di competenze scientifiche senza precedenti.
I relatori sono partiti dal più recente risultato scientifico: la pubblicazione del lavoro svolto dal team coordinato dagli immunologi Vincenzo Bronte e Stefano Ugel, dal titolo “Fatal cytokine release syndrome by an aberrant FLIP/STAT3 axis”, sulla rivista del gruppo Nature, Cell Death & Differentiation. Lo studio ha saputo spiegare ancor meglio come avvenga la “tempesta citochinica” che porta alle forme più gravi di Covid-19 e, quindi, arrivare a nuove possibilità di trattamento della malattia.
Il progetto ENACT in numeri:
- 285 ricercatori
- 27 lavori pubblicati
- 13 in corso di pubblicazione
- 10 in corso di scrittura
Per approfondire i risultati del progetto ENACT vi invitiamo a visitare la pagina dedicata sul sito dell’Università degli Studi di Verona.
Di seguito la registrazione completa dell’evento.