Il Consiglio di Acri ha approvato il 28° rapporto annuale con i dati aggregati dai bilanci 2022 delle 86 fondazioni di origine bancaria. Dall’analisi emerge che, nonostante un anno di mercati finanziari negativi, le fondazioni sono riuscite a incrementare le erogazioni del 5,3% rispetto al 2021, arrivando a quota 962,2 milioni di euro, di cui circa un terzo dedicati al welfare.
Le iniziative supportate sono state oltre 21mila, per un importo medio di 45mila euro. L’81,3% delle risorse sono andate a soggetti privati senza scopo di lucro, mentre il 18,7% a soggetti pubblici.
L’incremento delle erogazioni ha quindi garantito un supporto finanziario costante alle tante iniziative, anche grazie al processo di diversificazione degli attivi. Le Fondazioni si confermano così punti di riferimento imprescindibili per i territori, in grado di rispondere ai bisogni delle comunità, promuovendone lo sviluppo attraverso risorse economiche e crescita delle competenze progettuali.
Il rapporto mostra, inoltre, l’evoluzione del processo di dismissioni delle partecipazioni nelle banche conferitarie iniziato nei primi anni Novanta che, a dicembre 2022, ha portato l’82,6% delle fondazioni (71 in totale) ad avere una partecipazione inferiore al 5% (38 non ne detengono più alcuna).
Oggi le fondazioni possono contare su un patrimonio contabile di 40,5 miliardi di euro, pari all’85% del passivo di bilancio, in aumento di circa 319 milioni di euro (+0,8%). Ma a salire è anche l’attivo complessivo, che ammonta a poco più di 47,6 miliardi di euro, con un incremento dello 0,5% rispetto al 2021 (era pari a 47,4 miliardi). L’esercizio 2022 ha invece fatto registrare una contrazione dei proventi, passati a 1,4 miliardi di euro, con un 37,8% rispetto all’anno precedente. A calare anche il flusso dei dividendi, scesi del 20,3% a 1,24 miliardi, di cui 640,8 milioni da partecipazioni bancarie e 602,2 milioni da partecipazioni non bancarie.
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