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VALUTATO L’IMPATTO ECONOMICO SOCIALE DEL PROGETTO ESODO

L’iniziativa ha ridotto la recidiva di detenuti ed ex-detenuti nei territori di azione al 13,7% rispetto al 19% del dato nazionale, 1176 le azioni mirate e 18.213 le ore di lavoro retribuito

Progetto Esodo nasce e si concretizza nel 2011 dalla volontà della Fondazione Cariverona e delle Caritas Diocesane di Verona, Belluno e Vicenza e del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria del Triveneto di promuovere e sostenere percorsi strutturati ed organici di inclusione socio-lavorativa a favore di persone detenute, ex detenute, messe alla prova e in misura alternativa. Proprio per perseguire questo scopo, il progetto si compone di diverse aree di intervento, che si possono sinteticamente suddividere in quattro macro-attività: l’area formazione (corsi di formazione e attività formative in generale svolte con detenuti, persone in esecuzione penale esterna, ex detenuti, organizzate in lezioni frontali e apprendimento on-the-job), l’area residenzialità (housing e offerte abitative), l’area sostegno (supporto psicologico, assistenza sanitaria e sociale, integrazione sociale) e l’area lavoro (accesso a tirocini, laboratori occupazionali, realizzazione di colloqui e intermediazione nella ricerca di lavoro e di esperienze lavorative).

Un progetto che ha mobilitato molte risorse economiche ed umane: Fondazione Cariverona ha sostenuto l’iniziativa con un impegno complessivo sino al 2016 pari a circa 8,4 milioni di euro ed ha fortemente voluto che si procedesse nell’attività di valutazione dell’impatto sociale ed economico del Progetto, avvalendosi di Euricse che ha promosso ImpACT come metodo per la valutazione dell’impatto sociale.

Il gruppo di ricerca ha elaborato i risultati dei dati raccolti nel 2016 tramite 28 enti, documentando così gli effetti economici e sociali generati dal Progetto Esodo, non solo sui suoi utenti ma sulla comunità e sul territorio nel complesso.

I numeri raccolti da Euricse: venticinque enti coinvolti, 41 strutture in cui sono erogati servizi, 1176 azioni mirate per detenuti, soggetti in esecuzione pensale esterna ed ex detenuti, 174 utenti inseriti al lavoro, 18.213 ore di lavoro retribuito e 15.931 ore di volontariato censite in un solo anno – il 2016 – da tutte le organizzazioni partner per accompagnare i singoli progetti. Poi una ricaduta non solo economica e occupazionale (per i beneficiari così come per chi ci lavora) ma anche emotiva: autostima e fiducia verso il futuro sono i sentimenti maggiormente diffusi tra gli utenti intervistati. I risultati sono stati presentati a tutti gli stakeholder in un incontro tenutosi al seminario vescovile di Verona.

A margini della presentazione dei dati Giacomo Marino, Direttore Generale della Fondazione Cariverona, ha voluto sottolineare come “Il monitoraggio e la valutazione d’impatto sono temi cui la Fondazione Cariverona presta particolare attenzione e che chiediamo di sviluppare in maniera sempre più puntuale anche ai nostri stakeholders nei progetti che vengono sottoposti alla nostra valutazione. Il lavoro svolto da Euricse sul Progetto Esodo, sostenuto dalla Fondazione a partire dal 2011 con un investimento di risorse economiche particolarmente rilevante, rappresenta una prima importante forma di restituzione dei risultati fin qui raggiunti dall’articolata e diffusa rete di partenariato che connota il Progetto e ci auguriamo possa fungere da stimolo per una programmazione operativa sempre più efficace ed incisiva.”

Mentre don Enrico Pajarin, Presidente della Fondazione Esodo Onlus e Direttore della Caritas Diocesana Vicentina ha sottolineato come “I numeri evidenziati dal rapporto Euricse dimostrano quanto sia fondamentale un progetto di sostegno e accompagnamento alle persone che sono in carcere o che possono beneficiare di misure alternative al carcere. Per questo è nato Esodo, un percorso che mira al reinserimento socio-lavorativo di queste persone. Gli ottimi risultati finora raggiunti sono stati resi possibili grazie alla rete tra gli attori sociali, che hanno sviluppato una forte sensibilità verso questo tema, rendendo concreta la funzione rieducativa della pena prevista dalle norme. Siamo chiamati a concretizzarla sempre di più, affinché la nostra società sia caratterizzata da giustizia e pace sociale“.

Ulteriori informazioni sul progetto sono disponibili sul sito di Fondazione Esodo.

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