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OSSERVATORIO POVERTÀ EDUCATIVA #CONIBAMBINI

Presentato il report nazionale sugli adolescenti in Italia per scoprire i fattori che limitano le opportunità degli adolescenti nel decidere in modo consapevole il proprio futuro

In Italia sono 4 milioni i ragazzi di età compresa tra 11 e 17 anni. Si tratta di quasi la metà dei minori residenti in Italia (42%) e del 6,67% della popolazione italiana. Gli attuali adolescenti sono gli ultimi nati prima che la recessione del 2008-10 dispiegasse i suoi effetti, sulla natalità e non solo, registrandosi un calo delle nascite del 27% nel periodo 2008-2019. Il report dell’Osservatorio indaga il fenomeno della povertà educativa legato a questa fascia di età.

L’adolescenza non è solo una fase di transizione tra infanzia e età adulta. È l’età in cui ragazze e ragazzi compiono molte delle decisioni che definiranno la loro vita successiva, a partire dalla scuola. I divari educativi molto spesso dipendono dalla condizione di partenza. Dove nasci, in che posto vivi, la condizione sociale della famiglia contribuiscono a determinare molti aspetti. Dall’origine sociale e familiare ai livelli negli apprendimenti; dalle prospettive nel territorio in cui si abita all’impatto dell’abbandono scolastico.

Il livello di istruzione, di competenze e conoscenze è infatti strettamente collegato anche alle possibilità di sviluppo di un territorio. Nei test alfabetici l’87% dei capoluoghi del nord Italia presenta un risultato superiore alla media italiana. Nell’Italia meridionale e centrale la quota di comuni che superano questa soglia scende rispettivamente al 25% e al 36%. Un dato che, oltre a confermare i profondi divari territoriali tra gli adolescenti italiani, sembra essere legato alla quota di famiglie in disagio nelle città.

Una evidenza interessante rispetto all’analisi della presenza di giovani che non studiano e non lavorano nelle grandi città italiane è la relazione inversa tra gli indicatori di benessere economico (ad esempio, il valore immobiliare) e la quota di neet. I giovani che non lavorano e non studiano spesso si concentrano nelle zone socialmente ed economicamente più deprivate.

Altra differenza sostanziale si registra prendendo in riferimento la cittadinanza. È di 25,2 il divario in punti percentuali tra l’abbandono dei giovani con cittadinanza straniera e i loro coetanei.

Tutti i contenuti e le elaborazioni presenti nel report si trovano alla pagina dedicata dove è possibile scaricare tutti i dati e visualizzare le mappe e i grafici.

L’Osservatorio sulla povertà educativa è curato in collaborazione tra Con i Bambini – impresa sociale e Fondazione Openpolis nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nato da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Terzo Settore e il Governo.

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