L’11 maggio ha riaperto in una nuova e ampliata veste il Museo Diocesano di Arte Sacra di Feltre e Belluno che con il completamento del restauro del Palazzo Vescovile vede crescere – da 9 a 27 – le sale espositive e completa il paziente intervento di ristrutturazione co-finanziato dalla Fondazione Cariverona.
L’Ala Est di Palazzo dei Vescovi, risalente al XIII secolo, aveva parzialmente riaperto già nel 2007, con interventi di consolidamento statico e di restauro, oltre che ad approfondite indagini archeologiche e stratigrafiche dell’area.
Ora il Museo Diocesano di Arte Sacra ritorna completamente recuperato, grazie al lavoro di monsignor Giacomo Mazzorana, della conservatrice Tiziana Conte e di un’equipe di esperti guidati dall’architetto Gloria Manera. Durante i secoli il palazzo, nato come sede per i vescovi di Feltre, aveva subito diverse trasformazioni: venne convertito a caserma da Napoleone, nel periodo della prima guerra mondiale fu ricovero per 500 fanti e 50 quadrupedi, per poi diventare sede dei Canossiani e infine colonia estiva.
Da oggi è pronto per poter accogliere i capolavori di pittura, scultura e oreficeria provenienti dai territori delle Diocesi di Feltre e Belluno, lungo un percorso che raccoglie 250 opere che accompagnano il visitatore in un viaggio dal Medioevo al Rinascimento. Tra questi i dipinti di Jacopo Tintoretto e Luca Giordano, opere scultoree di Andrea Brustolon altresì detto il “Michelangelo del Legno” e il calice del diacono Orso del VI secolo, il più antico dell’occidente giunto fino a noi.
La visita del Museo è un percorso duplice, le opere e l’edificio si integrano magnificamente per raccontare la storia di una comunità. Non perdete quindi l’occasione per visitare questa meraviglia, ulteriore tassello in una Feltre ricca di testimonianze ben valorizzate.