Fondazione Cariverona è significativamente impegnata nel sostegno al Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, nato da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. L’impegno del progetto è diretto a sostenere interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD.
In tre anni, grazie al Fondo sono stati avviati 355 progetti in tutta Italia con un contribuito complessivo di circa 281 milioni di euro. Gli interventi interessano oltre 480.000 bambini e ragazzi, insieme alle loro famiglie, che vivono in condizione di disagio, coinvolgendo direttamente circa 8.000 organizzazioni, tra Terzo settore, scuole, enti pubblici e privati.
L’impresa sociale Con i Bambini ha in questi giorni presentato i risultati dell’indagine curata dall’Istituto Demopolis sulle percezioni dell’opinione pubblica in tema di povertà educativa minorile, per verificare la consapevolezza dei cittadini e le sensibilità da far maturare.
L’indagine è stata realizzata su un campione nazionale di 3.600 intervistati, statisticamente rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne, stratificato per aree geografiche di residenza, genere e fascia di età.
Per il 71% degli italiani, rispetto a vent’anni fa, il sistema scolastico è peggiorato.
I problemi della scuola sono un articolato di variabili economiche e politiche, ma anche umane e relazionali, fra studenti, docenti e genitori. Per la maggioranza assoluta si tratta di problemi connessi alla mancanza di fondi e alla progressiva riduzione di risorse (71%), ma anche di relazioni infruttuose con il mondo del lavoro (63%). Solo l’11% degli intervistati concorda sull’assunto che la scuola sia l’unica istituzione deputata alla crescita dei ragazzi, mentre emerge una nuova consapevolezza, in seno all’opinione pubblica, almeno in termini di dichiarazione di principio: la responsabilità della crescita dei minori è di tutta la comunità (46%).