Concluso l’innovativo progetto di recupero, promosso da Esev – Cpt (Scuola edile di Verona), per il restauro delle coperture di Forte San Giorgio, realizzato in collaborazione con il Comune di Verona e con il sostegno Fondazione Cariverona.
Il restauro rappresenta per Verona un vero e proprio progetto pilota, dal punto di vista dell’attività formativa e della realizzazione tecnica. Attraverso questo intervento, infatti, la Scuola edile di Verona ha stimolato la partecipazione di oltre 200 allievi, tra le classi della scuola edile e i licei della città, illustrando modalità innovative di approccio al restauro di opere architettoniche storiche.
Da un punto di vista tecnico, il restauro delle coperture di Forte San Giorgio ha rappresentato un cantiere sperimentale perché, per la prima volta, sono state applicate modalità di intervento altamente ingegnerizzate ed innovative su di un manufatto storico di così importante rilievo.
Il restauro delle coperture ha reso possibile una importante scoperta archeologica. Una volta tolta la porzione in terra, in prossimità della gronda in pietra, infatti, è venuto alla luce il sistema di recupero di acque meteoriche di cui si ignorava non solo la realizzazione tecnica, ma anche l’esistenza. È emerso, infatti, all’interno del forte austriaco, un articolato sistema di raccolta, incassata in una gronda in pietra che aveva come obiettivo il riutilizzo dell’acqua piovana a favore di quanti alloggiavano nella struttura.
Con la sistemazione delle coperture del rivellino, che hanno mantenuto la tradizionale copertura in terra ed erba, si conclude la prima fase del restauro di Forte San Giorgio. La progettazione condivisa di questo intervento è durata circa tre anni e ha visto il coinvolgimento dei vari enti coinvolti a partire dalla Soprintendenza. L’intervento di restauro è iniziato a novembre 2020 e, nel rispetto delle tempistiche, si è concluso a giugno 2021.