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I PRIMI RISULTATI DEL PROGETTO DI RICERCA COVID-19 ENACT

Procede rapidamente con promettenti risultati il progetto multidisciplinare di ricerca scientifica Conoscerlo per sconfiggerlo. Alleanza contro COVID-19 (ENACT) condotto dall’Università di Verona con il sostegno di Fondazione Cariverona

“Conoscerlo per Sconfiggerlo, Alleanza contro COVID-19 (ENACT)” è un progetto scientifico di ricerca medica originale dell’Università di Verona, avviato con straordinaria rapidità all’inizio dello scorso aprile, che sta affrontando l’emergenza pandemica da Coronavirus con un approccio integrato e multidisciplinare, con l’obiettivo di definire parametri clinico-epidemiologici, virologici e immunologici in grado di chiarire i meccanismi usati dal virus per diffondersi e causare una malattia così devastante.

Il progetto rappresenta anche un modello innovativo di collaborazione tra ricerca scientifica accademica e finanziatori privati. Sostenuto da Fondazione Cariverona con 2 mln di euro e co-finanziato da Fondazione Tim con 250 mila euro, ENACT può quindi contare su ingenti risorse messe a disposizione in poco tempo, coinvolgendo vari gruppi dell’Università di Verona, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Universitaria, capaci di assicurare competenza scientifica e un approccio multidisciplinare senza precedenti.

Immunologia, infettivologia, epidemiologia, medicina interna sono stati chiamati a realizzare infatti una corsa per la scienza, aiutati anche dall’amministrazione Universitaria che ha reso possibili acquisti di materiali e attrezzature in tempi strettissimi.

A distanza di circa due mesi dal suo varo, ENACT ha presentato alla stampa una primissima analisi dei risultati intermedi raggiunti. Dopo l’intervento introduttivo del Rettore dell’Ateneo scaligero prof. Pierfrancesco Nocini, il Presidente di Fondazione Cariverona prof. Alessandro Mazzucco ha evidenziato come il sostegno a questo progetto basato sulla conoscenza testimoni il crescente impegno della Fondazione nell’ambito della ricerca scientifica, settore dove il principio di continuità è fondamentale.

Il gruppo di ricerca ENACT, coordinato dal Prof. Vincenzo Bronte nel ruolo di ricercatore principale e responsabile del filone immunologico, è composto dai seguenti scienziati quali responsabili degli altri filoni di ricerca: Prof. Davide Gibellini (virologia), Prof. Domenico Girelli (clinica e fattori prognostico-predittivi), Professoressa Evelina Tacconelli (epidemiologia clinica). Inoltre, sono coinvolti vari collaboratori dei responsabili e altri esperti, con specifiche competenze scientifiche e cliniche, quali i Professori Claudio Lunardi, Ercole Concia, Marco Chilosi, Venerino Poletti, Claudio Doglioni e il Dott. Massimo Valsecchi. Il coordinamento generale è affidato al Prof. Giovanni Pizzolo. Sono oltre 80 gli scienziati, medici, ricercatori e tecnici complessivamente coinvolti nelle attività.

Il progetto di ricerca scientifica ENACT presenta per le quattro linee di studio una primissima analisi dei risultati dopo solo due mesi dal varo delle attività di ricerca:

Immunovid supervisionato dall’immunologo Prof. Bronte, si è occupato della comprensione dei meccanismi che stanno alla base dei disordini immunologici che seguono all’infezione da Coronavirus. Sono stati ottenuti diversi risultati, alcuni dei quali in corso di revisione da parte di riviste scientifiche internazionali.  In particolare, è stato identificato un bersaglio molecolare, coinvolto nella cascata di alterate reazioni immunologiche che portano a stati infiammatori abnormi e spesso incontrollabili (la cosiddetta “tempesta citochinica”), che possono essere disattivati da farmaci disponibili e in uso per altre patologie.

ViroCovid supervisionato dal virologo Davide Gibellini sta sviluppando studi su alcuni aspetti della biologia del virus, dell’interazione virus/cellula e dello studio di metodi di diagnosi dell’infezione virale. Sono già stati ottenuti alcuni risultati nelle specifiche linee di ricerca. Sono pronti per l’invio per la pubblicazione i risultati sulla validazione analitica (come per esempio sensibilità e specificità dei test) di alcuni metodi di indagine rapida per la ricerca di anticorpi su siero e sangue sia di pazienti positivi per la ricerca molecolare di SARS-CoV-2, sia di soggetti documentatamente non contagiati.

Registro COVID-19 VR supervisionato dall’internista Domenico Girelli, questo progetto, ha previsto l’installazione presso l’Università di Verona di una piattaforma informatica ad hoc, caratterizzata da elevate capacità di immagazzinamento di dati e di calcolo, finalizzata alla raccolta organizzata e alla successiva analisi di dati anamnestici, clinici, laboratoristici, strumentali, e radiologici relativi a tutti i pazienti con COVID-19 transitati all’interno dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.

React-COVID-19 supervisionato dall’infettivologa Evelina Tacconelli studia nel dettaglio gli aspetti clinici ed epidemiologici di COVID-19 nei pazienti ospedalizzati, operatori sanitari e conviventi di operatori sanitari. Lo scopo del progetto è quello di definire modelli predittivi per una identificazione precoce dei pazienti ad alto rischio di una forma severa di COVID-19. I primi dati preliminari mostrano che alcuni sistemi intelligenti sono in grado di predire quali pazienti sono più a rischio di decesso o evoluzioni cliniche severe con complicanze a breve e a lungo termine con un’alta specificità e sensibilità.

Maggiori informazioni sull’avanzamento del progetto ENACT sono disponibili al comunicato stampa dedicato.

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