Sino al 18 marzo 2018 è visitabile a Mantova presso il Museo Archeologico la mostra Icone politiche. Celebrità e nuovi media al tempo del Risorgimento, promossa e organizzata da vari enti fra i quali l’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea e sostenuta dalla nostra Fondazione.
La mostra, aperta dal martedì al sabato tra le ore 10 e le 17, la domenica dalle 10 alle 13, si propone di indagare i rapporti che la politica nell’Italia in costruzione intrattenne con i canali della cultura visuale e materiale del tempo. La personalizzazione e la spettacolarizzazione della politica non sono caratteristiche del Novecento e di una fase decadente della politica, ma sono tratti costitutivi della politica moderna e delle democrazie di massa, che almeno dalla fine del Settecento si avvalsero dei media coevi più popolari per colpire l’immaginazione e le emozioni di donne e uomini.
Oggi infatti si parla spesso di personalizzazione della politica e di politica-spettacolo, come se si trattasse di fenomeni recenti e di degenerazioni rispetto a forme più nobili o sobrie di fare politica. Ma già nel XIX secolo le personalità più in vista della sfera pubblica, dai sovrani ai rivoluzionari, per ottenere consenso o divulgare i loro ideali, puntarono sul potere delle immagini e sui mezzi di comunicazione allora più moderni, come spettacoli popolari, stampe, giornali illustrati,. Fotografie, cimeli, oggetti, confluiti oggi in collezioni pubbliche e private, per la prima volta esposti al pubblico. La mostra ripercorre questa storia con reperti d’epoca e con l’ausilio di tecnologie che immergono gli spettatori nei media del tempo fornendo una lettura inedita e originale del Risorgimento.
Simbolo della mostra è Giuseppe Garibaldi che fa un selfie mentre con la moglie Anita si mette in salvo su una scialuppa, dopo l’esplosione della nave su cui si trovavano. E’ la rielaborazione grafica – nell’originale compare un remo dove ora vi è un telefonino – di una scena del Panorama Garibaldi, prodotto in Inghilterra nel 1860 e ora di proprietà della Brown University Library. Il “panorama” – un rotolo di carta di 84 metri dipinto da entrambe le parti sulla vita dell’eroe dei due mondi – è stato digitalizzato e viene proiettato nella mostra curata da Gian Luca Fruci insieme a Costanza Bertolotti e Alessio Petrizzo.
Docenti e studenti della classe 5AG degli Istituti “Carlo d’Arco e Isabella d’Este”, indirizzo Grafica e Comunicazione, hanno curato le videoinstallazioni e gli aspetti grafici della mostra e del catalogo; l’approfondimento è avvenuto in collaborazione con studenti del liceo linguistico “Virgilio”.
Maggiori informazioni alla pagina dedicata alla mostra.