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HYBRIDA

arti performative al castello
tra corpo, suono e immagine

9 – 30 settembre 
Castel San Pietro, Verona

Il Festival Hybrida, promosso da Fondazione Cariverona in collaborazione con Urbs Picta, presenta una selezione delle più recenti ricerche performative, ospitate nella suggestiva cornice delle sale di Castel San Pietro, eccezionalmente riaperte al pubblico. Nel segno di una continua e attenta osservazione delle diverse tendenze del contemporaneo, Hybrida si concentra su una selezione di opere performative recenti che impiegano medium diversi tra i quali arti visive e danza, musica elettroacustica e laser art. Hybrida tenta una mappatura dei confini tra le diverse geografie del contemporaneo, dal corpo fisico alla sfera digitale, dall’immagine in movimento al suono, mettendo lo spettatore al centro di esperienze immersive e trasformative.

PROGRAMMA

Sabato 9 settembre – ore 21.00

BLACKLIGHT
JESTERN (Alberto Novello)

L’artista usa le proprietà della luce ultravioletta per disegnare mondi in continua evoluzione su di una superficie fotosensibile. In contrasto con i frenetici movimenti del laser, strutture dai minuziosi dettagli emergono lentamente dalla tela. Ricordano città, foreste ed architetture aliene. Una performance contemplativa cha si contrappone al ritmo sfrenato che ci circonda, in cui il tempo è dilatato dal fosforo e la luce catturata dalla tela.

Come nella maggior parte dei Lavori di JesterN, il suono della performance è lo stesso segnale che muove il fascio fotonico del laser: un discorso sinestesico coeso imbandito per i sensi dello spettatore.

Ingresso gratuito con prenotazione, fino ad esaurimento posti.
Prenotazione dei posti a partire dal 28 agosto (la prenotazione è valida sino a 10 minuti prima dell’inizio dello spettacolo).
Sabato 16 settembre – dalle 18.00 alle 20.30
ore 18.00:

CONNESSIONI
a cura degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Verona

Connessioni presenta le attuali ricerche dell’Accademia di Belle arti di Verona nell’ambito delle arti performative. Durante l’evento saranno presentate una serie di azioni dal vivo di breve durata, videoperformance, workshop e sollecitazioni del pubblico, ideate dagli studenti e dalle studentesse del corso di Tecniche Performative 2023 tenuto dall’artista e performer Sonia Brunelli, oltre allo spettacolo L’attacco del clone di Barokthegreat, di cui Sonia Brunelli è cofondatrice assieme a Leila Gharib (aka Sequoyah Tiger).

Accesso libero fino ad esaurimento posti.
ore 20.00 e 20.30

L’ATTACCO DEL CLONE
BAROKTHEGREAT

Sonia Brunelli, Leila Gharib

L’attacco di Barokthegreat prende le mosse da un’idea di sdoppiamento.
La relazione stretta e coincidente tra una figura filmica e una figura reale è la condizione per dare vita ad un viaggio alienante di diversi spessori, generati da un meccanismo di imitazione e di produzione di una copia. Ispirato dai racconti della fantascienza e dai giochi di simulazione, in cui si colma la distanza tra la realtà e il futuro immaginato.
La cornice dorata dell’attacco del Clone si pone come una “porta delle stelle”, un passaggio per l’incontro di due persone.

Ingresso gratuito con prenotazione, fino ad esaurimento posti.
Prenotazione dei posti a partire dal 28 agosto (la prenotazione è valida sino a 10 minuti prima dell’inizio dello spettacolo).
Sabato 23 settembre – ore 21.00

TABULÆ
Jacopo Mazzonelli,
TOVEL (Matteo Franceschini),
Eleonora Wegher

Tabulæ è una performance concepita a partire dal materiale costitutivo di una tavola armonica di pianoforte. Tale materiale, inscritto idealmente in un quadrato di circa un metro per un metro, è stato suddiviso in tre ulteriori poligoni.
Tre performers siedono inginocchiati in prossimità di tali tavole, ed agiscono direttamente su di esse per mezzo del movimento delle dita. Una serie di sensori di vibrazioni opportunamente programmati, trasformano tali azioni in suoni definiti, secondo un iter stabilito dal compositore. Le tavole armoniche ricreano e idealizzano un paesaggio in miniatura e traggono libera ispirazione dall’antica tradizione dei giardini giapponesi.
La ricerca sulle potenzialità tattili dell’articolazione pianistica, già intrapresa con la performance “The Act of Touch”, capovolge l’idea di esecuzione tradizionale, focalizzando l’attenzione sull’intima relazione gesto-suono, all’interno di un quadro performativo rituale.
La sinergia richiesta agli esecutori così come la materia sonora prodotta si inseriscono in un iter di ricerca complesso, dove ogni elemento performativo è notato in partitura, e ogni movimento delle articolazioni è stato precedentemente studiato e diteggiato.
Con tale modus operandi vengono messi in discussione i confini tra opera d’arte e strumento musicale aprendo il campo a nuove e ulteriori possibilità espressive.

Ingresso gratuito con prenotazione, fino ad esaurimento posti.
Prenotazione dei posti a partire dal 28 agosto (la prenotazione è valida sino a 10 minuti prima dell’inizio dello spettacolo).
Sabato 30 settembre – ore 10.00 e 11.00

LEGGIMI
laboratorio per bambini
a cura di Camilla Monga

Il laboratorio LEGGIMI, dedicato a bambini dai 7 agli 11 anni, è basato sulla costruzione di un alfabeto immaginario. “Ogni stimolo visivo e uditivo diviene un segno riconoscibile per essere interpretato e tradotto in sequenze coreografiche. I giovani danzatori vengono guidati per inventare un alfabeto immaginario fatto di suoni e segni grafici che servirà per eseguire movimenti corali ed evocare forme e immagini. Segno grafico e coreutico continuano a chiamarsi e influenzarsi a vicenda: la loro è un’associazione visiva, logica ed appassionata, pensata per inventare una sequenza di eventi, storie, combinare nuove trame, creare forme dinamiche che ingannano spazio e tempo attraverso il corpo e la parola.”

Laboratorio gratuito con prenotazione, fino ad esaurimento posti.
Prenotazione a partire dal 28 agosto.
Sabato 30 settembre – ore 21.00

PASSAGE
Camilla Monga, Federica Furlani
e Chiara Montalbani

Danza e musica si uniscono in un rapporto di reciproca amplificazione da cui può svilupparsi un immaginario in costante evoluzione e cambiamento seguendo un ordine sempre speculare. Il suono è in grado di evocare immagini che vengono tradotte in movimento che, come in un gioco di specchi, viene riflesso cambiando prospettiva e senso attraverso un insieme di corpi in continuo movimento.
La sala di Castel San Pietro diviene un luogo in cui il limite diventa forza, coabitato da danza e musica. La coreografia è concepita come una trama in continua evoluzione in cui la ripetizione diviene forma di cambiamento. Il corpo è alter ego della performance musicale che tramite una combinazione ciclica di immagini si fa interprete di come vede il mondo o lo vorrebbe vedere.

Ingresso gratuito con prenotazione, fino ad esaurimento posti.
Prenotazione dei posti a partire dal 28 agosto (la prenotazione è valida sino a 10 minuti prima dell’inizio dello spettacolo).

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