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MOZART A VERONA 2023

Un mese di eventi per rendere omaggio al genio salisburghese
dal 5 al 31 gennaio 2023

L’OMAGGIO DI VERONA AL GENIO DI MOZART
Dal 5 al 31 gennaio 2023 un ricco programma di eventi

Nelle giornate del 5 e 7 gennaio 1770, durante il suo primo viaggio in Italia, Wolfgang Amadeus Mozart si esibì in due celebri concerti nella Sala Maffeiana dell’Accademia Filarmonica e presso la chiesa di San Tomaso Cantauriense, ricordati come le prime esibizioni del genio salisburghese nel Bel Paese.
Per celebrare il 250° anniversario di quel passaggio a Verona, nel gennaio 2020 Comune di Verona, Fondazione Cariverona, Accademia Filarmonica di Verona, Fondazione Arena avevano ideato e organizzato la prima edizione della rassegna concertistica Mozart a Verona, riscuotendo grande successo di pubblico. Da allora, il festival musicale è diventato un appuntamento fisso e atteso, simbolica apertura, per la sua collocazione nel mese di gennaio, della ricca agenda culturale veronese.
Nel corso degli anni, la programmazione di Mozart a Verona si è trasformata e arricchita, affiancando agli appuntamenti musicali conferenze e mostre, grazie alla collaborazione con altre istituzioni culturali come i Musei Civici e la Biblioteca Civica di Verona.

Iniziative che hanno visto il proprio apice con l’esposizione in esclusiva mondiale del Ritratto veronese di Mozart al Museo di Castelvecchio nel 2021 e con la produzione del documentario-concerto Il giovane Mozart torna a Verona.
La quarta edizione, che si svolge dal 5 al 31 gennaio 2023, segna un ulteriore passo avanti in questo percorso, per la scelta dei quattro enti organizzatori di estendere l’invito a partecipare al festival ad alcune delle più significative realtà musicali e culturali di Verona. Il risultato è un cartellone ricchissimo, che grazie alla disponibilità di soggetti diversi e complementari a collaborare, offre alla città ben sedici appuntamenti culturali nell’arco di tutto il mese, spaziando dai concerti sinfonici a quelli di campane, dall’opera agli spettacoli per bambini, fino al tradizionale concerto per organo là dove lo stesso Mozart si esibì più di due secoli fa.
Un grande lavoro collettivo che ha consentito al festival di crescere anche dal punto di vista geografico, ampliando il proprio orizzonte dalle tradizionali sedi (Sala Maffeiana, chiesa di San Tomaso, Teatro Filarmonico) per espandersi a tutto il centro storico della città (Biblioteca Civica, Casa Boggian, Teatro Ristori).
In questa sua quarta edizione Mozart a Verona si propone di diventare a pieno titolo un festival “della città”, un grande evento che, anno dopo anno, mettendo in rete i suoi migliori talenti artistici e culturali porti Verona a realizzare pienamente la propria innata vocazione di città musicale.

GIOVEDÌ 5 GENNAIO – ORE 20.30
Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico

VENETHOS ENSEMBLE
Giacomo Catana
violino
Mauro Spinazzè
violino
Francesco Lovato
viola
Massimo Raccanelli
violoncello

Musiche di F. J. Haydn, W. A. Mozart, L. van Beethoven

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

Franz Joseph Haydn [1732 – 1809]
Quartetto in do maggiore Op. 76 n° 3 “Imperatore”
I. Allegro
II. Poco Adagio. Cantabile
III. Menuetto e Trio
IV. Finale. Presto

Wolfgang Amadeus Mozart [1756 – 1791]
Quartetto in sol maggiore KV 387
I. Allegro vivace assai
II. Minuetto e Trio
III. Andante cantabile
IV. Molto Allegro

* * *

Ludwig van Beethoven [1770 – 1827]
Quartetto in re maggiore Op. 18 n°3
I. Allegro
II. Andante con moto
III. Allegro
IV. Presto

VenEthos Ensemble viene fondato a Treviso nel 2016 da quattro musicisti legati, oltre che da una profonda amicizia di lunga data, dalla comune volontà di proporre una nuova lettura, su strumenti originali, del repertorio quartettistico del XVIII e XIX secolo
Il nome rimanda sia alla terra d’origine dei quattro componenti e più specificamente alla grande tradizione d’archi veneta da cui provengono i musicisti, che conferisce al gruppo una forte identità stilistica, sia all’“Ethos” della filosofia greca, facendo proprie le teorie secondo le quali la musica influisce sulla psiche e sulle emozioni delle persone.
VenEthos Ensemble si esibisce per note società concertistiche in Italia e all’estero, suonando anche al fianco di interpreti come Enrico Bronzi, Andrea Marcon e Giuliano Carmignola. Dal 2022 è partner della rete culturale “European Mozart Ways”.
Il CD Mozart: The Milanese Quartets – Lodi Quartet pubblicato da Arcana-Outhere Music è stato subito accolto con grande entusiasmo dalla critica ed ha ricevuto il riconoscimento “Diapason découverte” dalla prestigiosa rivista francese DIAPASON.
VenEthos Ensemble suona quattro strumenti del liutaio Franco Simeoni.

SABATO 7 GENNAIO – ORE 20.30
San Tomaso Cantuariense

MIRIAM FEUERSINGER soprano
TOBIAS LINDNER
organo

Musiche di W. A. Mozart, L. Mozart, J. E. Eberlin, A. C. Adlgasser, S. Neukomm

Ingresso gratuito previa prenotazione con Eventbrite.

Johann Ernst Eberlin [1702 – 1762]
Toccata secunda in sol minore

Wolfgang Amadeus Mozart [1756 – 1791]
Dulcissimum convivium in fa maggiore (da KV 243)

Panis vivus in si bemolle minore (da KV 243)

Andante für eine Walze in eine kleine Orgel KV 616

Laudate Dominum in la maggiore (da KV 321)
Agnus Dei in do maggiore (da KV 317)

Leopold Mozart [1719 – 1787]
Adagio und Variationen über den Merz da Der Morgen und der Abend

Wolfgang Amadeus Mozart
Tu virginium corona in la maggiore (da KV 165)

Anton Cajetan Adlgasser [1729 – 1777]
Allegro assai in do maggiore

Wolfgang Amadeus Mozart
Laudate Dominum in fa maggiore (da KV 339)

Sigismund Neukomm [1778 – 1858]
Etüde I in do maggiore

Wolfgang Amadeus Mozart
Laudamus te in fa maggiore (da KV 427)

Il soprano austriaco Miriam Feuersinger scopre il suo amore per il canto già da bambina; si laurea con lode sotto la guida del prof. Kurt Widmer presso la Musik-Akademie di Basilea (Svizzera) ed è ad oggi una delle più riconosciute cantanti soprano nell’ambito della musica sacra del barocco tedesco. La sua grande passione risiede nel repertorio delle cantate e delle passioni di J. S. Bach, oltre che nella musica dei contemporanei e predecessori di quest’ultimo. Per questo ha dato vita, nel 2014, alla serie “Bachkantaten in Vorarlberg+”, dedicata appunto a tale repertorio.
Miriam Feuersinger si esibisce regolarmente in stagioni concertistiche come Bachstiftung Trogen (Svizzera), All of Bach (Olanda), Bachakademie Stuttgart (Germania) e Abendmusiken in der Predigerkirche Basel (Svizzera), nonché in festivals quali il Bachfest Leipzig (Germania), Bachfesttage Köthen (Germania), Thüringer Bachwochen (Germania), Bachcelona (Spagna), i Händelfestspielen Halle (Germania), i Tagen alter Musik Regensburg (Germania), i Barocktagen Stift Melk (Austria), Musica Sacra St. Pölten (Austria). Altri punti focali della sua attività musicale sono da cercarsi nell’ampio spettro della musica sacra dal barocco fino al tardo romanticismo. Feuersinger collabora con musicisti rinomati come Václav Luks, Hans-Christoph Rademann, Rudolf Lutz, Ton Koopman, Christoph Prégardien, Sigiswald Kuijken, Reinbert de Leeuw, Peter Dijkstra e Shunske Sato, nonché con formazioni quali Collegium Vocale Gent, Freiburger Barockorchester, Collegium 1704, Holland Baroque, Capricornus Consort Basel, Les Cornets Noirs, Kammerorchester Basel, Concerto Stella Matutina e L‘Arpa Festante, per citarne solo alcuni.
Diversi premi hanno contraddistinto la sua carriera: il Preis der deutschen Schallplattenkritik 2/2014, l’ECHO Klassik 2014 (ricevuto per il CD con le cantate per soprano di Christoph Graupner) e l’Ö1 Pasticcio-Preis 5/2017. Nel 2019 Miriam Feuersinger è stata nominata membro onorario della Christoph-Graupner-Gesellschaft. Per informazioni riguardo a registrazioni CD e DVD nonché alla sua attività concertistica consultare il sito web: www.Miriam-Feuersinger.info.

Tobias Lindner è nato nel 1975 a Deggendorf, Baviera. Fin da giovanissimo scopre il mondo dell’organo grazie a Wolfgang Riegraf e Roland Götz studiando in seguito Musica da Chiesa a Regensburg con Karl Friedrich Wagner e a Friburgo con Klemens Schnorr.
Intraprende quindi gli studi di Musica Antica presso la Schola Cantorum Basiliensis diplomandosi cum laude in Organo e Clavicembalo sotto la guida di Andrea Marcon e di Gottfried Bach per il Basso Continuo. Ha inoltre frequentato numerosissimi corsi di specializzazione in tutta Europa, tenuti da celebri docenti ed interpreti, approfondendo così lo studio di tutto il repertorio organistico sempre con una particolare attenzione e predilezione per gli strumenti storici.
È stato premiato in numerosi concorsi internazionali (Innsbruck, Nürnberg, Landau) e nel 2000 ha vinto il primo premio assoluto a Bruges.
Dal 2001 al 2005 collaborava regolarmente come organista e clavicembalista con la Venice Baroque Orchestra diretta da Andrea Marcon.
Dal 2002 Lindner è incaricato come musicista di chiesa a Basilea ed è insegnante di Basso Continuo e Cembalo complementare presso la Schola Cantorum Basiliensis.
Inoltre dal 2004 al 2016 è stato professore incaricato per l’organo e l’improvvisazione presso l’ Accademia Superiore di Hannover. Da marzo 2016 è professore d’organo presso la Schola Cantorum Basiliensis.

DOMENICA 8 GENNAIO – ORE 10.45
SABATO 21 GENNAIO – ORE 17
San Tomaso Cantuariense

SCUOLA CAMPANARIA VERONA
Campane alla Veronese per Mozart

Musiche di W. A. Mozart e della tradizione veronese

Ascolto dall’esterno della torre campanaria sul sagrato della chiesa.
Non sono previste visite guidate alla torre campanaria.

Wolfgang Amadeus Mozart [1756 – 1791]
Tema dalle Dodici variazioni in do maggiore sulla canzone francese “Ah, vous dirai-je Maman” KV 265

Tema del coro “Das klinget so herrlich” da Die Zauberflöte K 620

Ferruccio Peroni [1904 – 1966]
San Martino

La Scuola Campanaria Verona è costituita da un gruppo di appassionati, di ogni età ed estrazione, che provengono dalla città e dalla prima periferia di Verona. L’associazione si occupa di mantenere viva la tradizione dei concerti di campane presso le torri del centro storico e dei sobborghi.
Oltre che suonare le campane, i suoi volontari portano avanti un’opera di sensibilizzazione di enti e comunità cittadine, segnalano le necessità manutentive dei campanili, compiono, promuovono, divulgano studi e ricerche sull’arte campanaria ed organizzano corsi gratuiti per chiunque voglia avvicinarsi a questo splendido mondo.
Investiti ufficialmente del compito di custodia dei campanili della città, esercitano il loro servizio con la moderazione indicata dalle normative sull’impatto acustico.
La Scuola Campanaria Verona, conosciuta in origine come “Società concertisti campanari S. Giorgio in S. Anastasia”, si è costituita nel 1776 ed è il frutto dell’unione di tutti gli antichi gruppi di suonatori cittadini. Ha dato i natali all’arte del suono delle campane “alla veronese” e, da allora, i suoi maestri, tra i quali Alberti, Carregari, Peroni, Sabaini e Sancassani, ne hanno curato la diffusione, inaugurando quasi due centinaia di campanili, istruendo squadre locali e continuando a perfezionarlo. Per mezzo di numerose pubblicazioni, composizioni musicali e registrazioni essi hanno contribuito a far acquisire a questa arte meritata fama mondiale.
La Scuola Campanaria Verona opera senza alcun fine di lucro ed in modo totalmente gratuito.
Siamo sempre alla ricerca di persone interessate al mondo campanario che vogliano intraprendere la passione del suono delle campane o che semplicemente siano incuriosite da ciò che facciamo. Tutti possono imparare a suonare le campane… Uomini, donne, grandi e piccini.

DOMENICA 8 GENNAIO – ORE 20.30
Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico

TRIO VERONESI – DE POI – GIANELLO
Elena Veronesi
clarinetto
Eleonora De Poi
viola
Federico Gianello
pianoforte

Musiche di W. A. Mozart, R. Schumann

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

Wolfgang Amadeus Mozart [1756 – 1791]
Trio in mi bemolle maggiore per clarinetto “Kegelstatt-Trio”
(Trio dei birilli) KV 498
I. Andante
II. Minuetto
III. Rondò (Allegretto)

Robert Schumann [1810 – 1856]
Märchenerzählungen Op. 132
Quattro pezzi per clarinetto (o violino), viola e pianoforte
I. Lebhaft, nicht zu schnell
II. Lebhaft und sehr markirt
III. Ruhiges Tempo, mit zartem Ausdruck
IV. Lebhaft, sehr markirt

* * *

Wolfgang Amadeus Mozart
Trio in la maggiore per clarinetto, viola e pianoforte dal Quintetto
per clarinetto e archi “Stadler” KV 581 (trascrizione di Manuel De Col)
I. Allegro
II. Larghetto
III. Minuetto e trio
IV. Allegretto con variazioni

Clarinettista, vincitrice di numerosi premi di competizioni nazionali e internazionali, Elena Veronesi ha conseguito il Diploma di Clarinetto presso il Conservatorio
G. B. Martini di Bologna; ha proseguito gli studi con A. Brandhofer e A. Schablas presso l’Università Mozarteum di Salisburgo, ottenendo con lode sia il Master che il Post-Graduate.
Appassionata di musica da camera, è membro del Quantum Clarinet Trio, con il quale è premiata al Concorso AudiMozart! 2016, vincitrice del Fischoff Competition 2020, e finalista del Premio Amici della Musica di Verona 2021. Nel 2022 è stata destinataria del NeuStart Kultur, fondo austriaco per la cultura 2022, dando concerti in tutta Europa, Canada e Russia.
Collabora con orchestre e fondazioni lirico-sinfoniche quali Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Lirico di Cagliari, Fondazione Arena di Verona. Attualmente è docente di Clarinetto e musica di insieme per fiati presso la Scuola di Musica Regionale dell’Alta Austria.

Eleonora De Poi è violinista e violista. Svolge attualmente il ruolo di Prima Viola presso l’Orchestra La Fenice di Venezia, dopo aver vinto il ruolo di Prima Viola presso l’Orchestra Sinfonica d’Este di Ferrara e presso l’Orchestra del Friuli Venezia Giulia. È inoltre stata valutata prima idonea alle audizioni indette per viola di fila dalla ORT Orchestra Regionale della Toscana e della Versilia, e per viola aggiunta dal Teatro Comunale di Bologna.
È laureata in Violino con lode e menzione particolare al Conservatorio “A.Steffani” di Castelfranco Veneto sotto la guida di Michele Lot e Stefano Pagliari; ha ottenuto il Bachelor in Violin Performance al Conservatorium van Amsterdam, con gli insegnanti Ilya Grubert e Maria Milstein. Nel 2020 si è diplomata in Viola con il massimo dei voti al Conservatorio “B. Maderna” di Cesena. Ha studiato Musica da Camera con Domenico Nordio, Filippo Faes, il Trio di Parma e Frank van de Laar. Oggi frequenta il corso di Alto Perfezionamento in Musica da Camera dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, insieme al pianista Massimiliano Turchi con il quale forma il TulipDuo, formazione con con la quale nel 2021 è stata finalista al Premio Amici della Musica di Verona. Nel 2022 è stata finalista al Concorso Internazionale “Anton Rubinstein” per viola solista di Düsseldorf.
Suona la viola ‘Sderci’ della Collezione Adriana Verchiani Farulli, appartenuta al M° Piero Farulli.

Rinomato e stimato concertista di pianoforte, Federico Gianello tra il 1998 e il 2004 ottiene i primi premi alle competizioni pianistiche internazionali J. Brahms di Poertschach, E. Grieg di Oslo, S. Stancic di Zagabria, Premi Principat de Andorra, Concurso Internacional de Piano Compositores d’Espana de Madrid, G.B. Viotti di Vercelli, Città di Pinerolo, Città di Marsala e Premio A. Rendano di Roma. Collabora in qualità di artista ospite con Orquestra Sinfonica de Madrid, Greiz Symphoniker, West Czech Symphony, JSO Weimar, Filarmonica HRT di Zagabria, Dubrovnik Symphony Orchestra, Orchestra Filarmonica dell’Arena di Verona, GOG di Genova, Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, e per la musica da camera con i violinisti Noah Bendix-Balgley e Simone Bernardini. Ha effettuato registrazioni radiofoniche e televisive per RAI Radiotelevisione Italiana, Bayerische Rundfunk e Radio France.
Ha insegnato pianoforte alla Musik Hochschule Franz Liszt di Weimar, e oggi insegna Musica da Camera al Conservatorio di Lecce.
Federico Gianello è testimonial Steinway Artist e presiede a Verona la prima Steinway Society europea.

GIOVEDÌ 12 GENNAIO – ORE 20
Teatro Ristori

UTO UGHI violino
I VIRTUOSI ITALIANI

Musiche di W. A. Mozart

Info e prezzi: https://ivirtuositaliani.vivaticket.it
call center 392 7178741

Wolfgang Amadeus Mozart [1756 – 1791]
Sinfonia n. 1 in mi bemolle maggiore KV 16
I. Molto Allegro
II. Andante
III. Presto

Concerto per violino e orchestra n. 3 in sol maggiore KV 216
I. Allegro
II. Adagio
III. Rondò (Allegro)

* * *

Sinfonia n. 11 in re maggiore KV 84
I. Allegro
II. Andante
III. Allegro

Concerto per violino e orchestra n. 5 in la maggiore KV 219
I. Allegro aperto
II. Adagio
III. Rondò. Tempo di Minuetto

Erede della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche.
Uto Ughi ha mostrato uno straordinario talento fin dalla prima infanzia: all’età di sette anni si è esibito per la prima volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla Partita n. 2 di Bach ed alcuni Capricci di Paganini. Ha eseguito gli studi sotto la guida di George Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin. Ha iniziato le sue grandi tournées europee esibendosi nelle più importanti capitali europee. Da allora la sua carriera non ha conosciuto soste. Ha suonato infatti in tutto il mondo, nei principali festival con le più rinomate orchestre sinfoniche e sotto la direzione di prestigiosi maestri.
Uto Ughi non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale.
Recentemente la Presidenza del Consiglio dei Ministri lo ha nominato Presidente della Commissione incaricata di studiare una campagna di comunicazione a favore della diffusione della musica classica presso il pubblico giovanile. Il 4 settembre 1997 il Presidente della Repubblica gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce per i suoi meriti artistici.
Nell’aprile 2002 gli è stata assegnata la Laurea Honoris Causa in Scienza delle Comunicazioni. Intensa è la sua attività discografica con la BMG Ricordi S.p.A. Altro evento di particolare rilievo è la pubblicazione del libro Quel Diavolo di un Trillo. Note della mia vita, avvenuta nel 2013, edito da Einaudi: la storia di una vita incredibile, interamente dedicata alla musica.
Uto Ughi suona con un violino Guarneri del Gesù del 1744, che possiede un suono caldo dal timbro scuro ed è forse uno dei più bei Guarneri esistenti, e con lo Stradivari “Kreutzer” del 1701.

Il complesso de I Virtuosi italiani, nato del 1989, è una delle formazioni più attive e qualificate nel panorama musicale internazionale, regolarmente invitata nei più importanti teatri, festival e stagioni in tutto il mondo. Viene loro riconosciuta una particolare attitudine nel creare progetti sempre innovativi, una costante ricerca nei vari linguaggi, oltre all’eccellente qualità artistica dimostrata in anni di attività. Numerose sono le collaborazioni con solisti e direttori di rilevanza internazionale.
I Virtuosi Italiani si sono esibiti per i più importanti teatri e per i principali enti musicali italiani. Numerose sono poi le tournées all’estero, con concerti nelle più importanti sale del mondo. L’attività discografica è ricchissima, con più di 100 cd registrati per le maggiori case discografiche ed oltre 500.000 dischi venduti in tutto il mondo. L’ultima registrazione per la prestigiosa casa discografica Deutsche Grammophon, dedicata a una monografia di Morten Lauridsen, è stata pubblicata nel settembre 2018. Nel mese di giugno 2019 ha ricevuto la nomination degli Opus Classic Awards 2019, il più importante premio per la musica classica in Germania. Nel dicembre 2021 è stato assegnato il Diapason d’Or de l’Année 2021 a I Virtuosi italiani, diretti da Corrado Rovaris con i tenori Lawrence Brownlee e Michael Spyres, per il CD Warner Classics – Erato, interamente dedicato a Rossini intitolato Amici & rivali. La loro attenzione e ricerca verso esecuzioni storicamente informate, li ha condotti a esibirsi nel repertorio barocco e classico anche su strumenti originali. Nel segno della versatilitaà e dell’attenzione riservata ad una scelta di repertorio mirato al coinvolgimento di un pubblico sempre più vasto con una particolare attenzione ai giovani, significativo è, inoltre, l’interesse da sempre dimostrato dal gruppo per il repertorio di confine. Da qui la nascita di collaborazioni e progetti con artisti come Franco Battiato, Goran Bregovic, Uri Caine, Chick Corea, Paolo Fresu, Ludovico Einaudi, Michael Nyman, Cesare Picco, Enrico Rava, Antonella Ruggiero, Gianluigi Trovesi, Richard Galliano e molti altri.
www.ivirtuositaliani.eu

VENERDÌ 13 GENNAIO – ORE 18 e ORE 20.30
Salone della musica di Casa Boggian

ENSEMBLE VOCALE E STRUMENTALE DEL DIPARTIMENTO DI MUSICA ANTICA DEL CONSERVATORIO “E. F. DALL’ABACO” DI VERONA

“Impareggiabilmente”. Arie e duetti notturni di Giuseppe Aprile e Venanzio Rauzzini

Giulia Bolcato soprano
Maria Giuditta Guglielmi mezzosoprano
Elena Borsato, Pamela Morgia
flauti traversieri
Simone Pirri, Marco Lorenzo Nocera
violini
Lorenzo Boninsegna
viola
Borys Piszczatowski
violoncello
Mario Filippini
contrabbasso
Nicola Benetti
fortepiano
Alessandro Quarta
concertazione e direzione

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
Prenotazione ingressi su Eventbrite:

Giuseppe Aprile [1732 – 1813]
Chi può mai sentir nel core (duetto)
Che chiedi, che brami (duetto)

Venanzio Rauzzini [1746 – 1810]
Allegro (dalla Sonata in fa maggiore Op. 1 n. 6)

Giuseppe Aprile
Sol per te, mio bel tesoro (cavatina)
Per consolarmi, amore (duetto)

Venanzio Rauzzini
Rondò in sol maggiore

Giuseppe Aprile
Deh, se l’affanno mio (duetto)

Venanzio Rauzzini
Adagio – Allegro (dalla Sonata in fa maggiore Op. 1 n. 6)

Giuseppe Aprile
Ombre opache (duetto)
O care selve (duetto)

Il Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Verona, svolge la propria attività di produzione con vari Ensemble, espressioni vive dell’appassionato lavoro di ricerca e docenza che, fin dagli inizi degli anni settanta del ‘900, si svolge fra le mura della dimora storica di Casa Boggian, in stradone san Fermo. La dimensione internazionale del Dipartimento, oltre alla sua importante e articolata proposta didattica, richiama ogni anno a Verona studenti di Musica Antica da tutto il mondo, desiderosi di perfezionarsi o anche semplicemente iniziare gli studi con alcuni dei più rinomati specialisti nel settore. Numerosi sono i programmi vocali e strumentali che hanno visto partecipi allievi ed insegnanti. Tra questi ricordiamo il «Gloria» di A. Vivaldi, brani dalla «Passione secondo Giovanni» BWV 245, la Cantata BWV 198 «Trauer Ode» e «Magnificat» BWV 243 di J.S. Bach, la celebrazione del quarto centenario della morte di Giovanni Gabrieli con le sue «Sacrae Symphoniae & Altre Musiche» in collaborazione con la Schola Cantorum Basiliensis. l’esecuzione del «Ballo delle Ingrate» di C. Monteverdi ed estratti dalla «Dafne» di M. da Gagliano, il «Vespro di Santa Lucia» di F. Cavalli, le Cantate BWV 57 e 248 (dall’Oratorio di Natale) di J.S. Bach, l’Oratorio «Membra Jesu nostri» BuxWV 75 di D. Buxtehude, il «Te Deum» e la «Missa de Minuit» di M.A. Charpentier, l’opera «Dido and Aeneas» di H. Purcell.

Alessandro Quarta, direttore e fondatore dell’ensemble vocale e strumentale Concerto Romano, dedito principalmente alla riscoperta del repertorio romano (e più in generale italiano) dei secc. XVI, XVII e XVIII.
Si esibisce regolarmente in Italia, Austria, Germania, BeNeLux, Svizzera, Messico e Stati Uniti, ottenendo eccellenti critiche da parte della stampa, il Prix Caecilia 2015 per il CD “Sacred music for the poor” ed il Diapason d’or nel 2016 per il CD “La sete di Christo” di Bernardo Pasquini.
Fra le collaborazioni musicali come direttore e continuista: Boston Early Music Festival ensemble, Consortium Carissimi di Minneapolis, Progetto Syntagma, Darmstaedter Barocksolisten; collabora, in qualità di preparatore, con l’Ensemble Blue Heron di Boston, Ensemble Voces Suaves di Basel (CH), Orchestra barocca nazionale dei Conservatori, Ensemble Vocal du Luxembourg, Arnold Schoenberg Chor di Vienna; è direttore ospite del teatro dell’Opera di Kiel (Germania), Staatstheater Darmstadt, Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara, Flavio Vespasiano di Rieti.
Dal 2019 è docente di Musica d’insieme presso il Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio “E. F. Dall’Abaco” di Verona.
Dal 2007 è docente presso i corsi internazionali di musica antica di Urbino della FIMA (Fondazione Italiana per la Musica Antica), di cui dal 2022 è presidente, e dal 2018 direttore artistico del Festival internazionale Urbino Musica Antica.

VENERDÌ 20 GENNAIO – ORE 20.30
Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico

DMITRY ISHKHANOV pianoforte
L’APPASSIONATA
LORENZO GUGOLE maestro concertatore

Serenata per il giovane Mozart

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti con possibilità di offerta libera a sostegno delle attività benefiche di Gaspari Foundation per l’anno 2023.
Prenotazione ingressi su Eventbrite:

Stefano Paolo Penazzi [n. 1988]
Trois tableaux d’après Da Ponte
Ouverture su gesti mozartiani
I. Allegro: Così fan tutte
II. Ad agio: Le nozze di Figaro
III. Allegro inquieto: Don Giovanni
Composizione commissionata da Gaspari Foundation
Prima esecuzione assoluta

Wolfgang Amadeus Mozart [1756 – 1791]
Concerto per pianoforte e orchestra n. 12 in la maggiore KV 414
I. Allegro
II. Andante
III. Allegretto

Wolfgang Amadeus Mozart
Eine kleine Nachtmusik KV 525
I. Allegro
II. Romanza. (Andante)
III. Minuetto e Trio (Allegretto)
IV. Rondò (Allegro)

«Evgeny Kissin, il tuo successore sta arrivando». Titola così il Luzerner Zeitung all’indomani del debutto del giovanissimo pianista Dmitry Ishkhanov al prestigioso Festival di Lucerna.
Nato nel 2005 a Mosca, Dmitry Ishkhanov ha dimostrato interesse per la musica già all’età di 4 anni ed oggi, a soli 17 anni ha già al suo attivo una brillante carriera sui più importanti palcoscenici di tutto il mondo. Tra i suoi più grandi successi, all’età di 14 anni, Dmitry ha debuttato al Carnegie Hall Stern Auditorium eseguendo il Concerto per pianoforte n. 2 di Beethoven sotto la direzione di Miran Vaupotić. Inoltre, nel settembre 2016, all’età di 11 anni, Dmitry ha rappresentato Malta all’Eurovision of Young Musicians tenutasi a Colonia, in Germania, ed è diventato il più giovane finalista nella storia dell’Eurovision. Ha pubblicato il suo primo CD “Virtuoso” nell’ottobre del 2021 con Parma Recordings con un programma dedicato a Chopin.
Dmitry è attivo nell’ambito di importanti festival tra cui il Festival Internazionale New Names (Armenia), Valletta International Piano Festival e Malta International Music Festival (Malta), Rachmaninov Festival (Germania), ClaviCologne International Piano Festival (Germania), Mosca Meets Friends festival organizzato dalla Vladimir Spivakov International Charity Foundation (Russia), Nuits Musicales du Suquet 2017 (Francia), Washington International Piano Festival (USA), Lucerne Festival (Svizzera) e in prestigiose sale da concerto tra le quali Kennedy Center (Washington), Filarmonica di Colonia, Smetana Hall (Praga), Beethoven-Haus (Germania), Musikverein di Vienna e Mozarteum di Salisburgo , Concertgebouw di Amsterdam, Carnegie Hall Stern Auditorium e Weill Recital Hall di New York e molti altri.
A partire dal 2014 e fino al 2020 Dmitry ha studiato alla Hochschule für Musik und Tanz Köln con i professori Nina Tichman e Gesa Lücker. Contemporaneamente, ha studiato all’Humboldt-Gymnasium Köln e ha terminato il liceo a Malta. Dmitry sta attualmente studiando all’Università Mozarteum di Salisburgo, in Austria, con il Prof. Pavel Gililov. Si è inoltre perfezionato con con Arie Vardi (Israele), Andrea Bonatta (Italia), Aquiless Delle Vigne (Argentina), Dmitri Bashkirov (Spagna), Alfred Brendel (Austria).
Dmitry parla correntemente inglese, tedesco, russo e spagnolo.

L’Appassionata nasce nel 2019 attorno alle attività della Gaspari Foundation come gruppo di giovani eccellenze dedito all’approfondimento del repertorio per orchestra da camera. Tra i suoi componenti si annoverano alcuni tra i migliori giovani professionisti della musica in Italia, che si sono perfezionati nelle più importanti istituzioni musicale di tutta Europa e hanno già maturato esperienza concertistica nelle più importanti orchestre italiane tra cui Orchestra Sinfonia Nazionale della RAI, Orchestra Filarmonica della Scala, Orchestra Haydn di Bolzano, Orchestra da Camera di Mantova, Orchestra del Teatro Regio di Torino, Orchestra della Fondazione Arena di Verona, Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna, I Virtuosi Italiani. L’Orchestra ha già al suo attivo concerti e tour in alcune tra le maggiori sedi italiane, tra cui Sala Verdi di Milano, Teatro La Fenice di Venezia, Accademia Filarmonica di Verona, Teatro Bibiena di Mantova. L’Appassionata inoltre è protagonista di due progetti discografici pubblicati nel 2021 – una monografia su Antonio Vivaldi edita da SONY Classical col solista Tommaso Benciolini e una monografica su Johann Sebastian Bach col violinista Jaroslaw Nadrzycki edito da Hänssler Classics – entrambi accolti con grande successo di pubblico e critica e trasmessi da emittenti quali Rai Radio 3, BBC Radio, Radio Classica, Radio24, Venice Classic Radio. Maestro concertatore de L’Appassionata è Lorenzo Gugole, violinista veronese attivo in tutta Europa, Stati Uniti, Cina, Emirati Arabi.

DOMENICA 22 GENNAIO – ORE 15.30
MERCOLEDÌ 25 GENNAIO – ORE 19
VENERDÌ 27 GENNAIO – ORE 20
DOMENICA 29 GENNAIO – ORE 15.30
Teatro Filarmonico

FONDAZIONE ARENA DI VERONA

Le nozze di Figaro

info e prezzi: www.arena.it
Call Center 045 8005151

Wolfgang Amadeus Mozart [1756 – 1791]
Le nozze di Figaro
Commedia per musica in quattro atti KV 492
Libretto di Lorenzo Da Ponte
Editore Baerenreiter Verlag, Kassel.
Rappresentante per l’Italia Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano

Figaro Giulio Mastrototaro
Susanna Sara Blanch
Il Conte d’Almaviva Alessandro Luongo
La Contessa d’Almaviva Gilda Fiume
Cherubino Chiara Tirotta
Marcellina Rosa Bove
Don Bartolo Salvatore Salvaggio
Don Basilio Didier Pieri
Don Curzio Matteo Macchioni
Barbarina Elisabetta Zizzo
Antonio Nicolò Ceriani

Direttore Francesco Ommassini
Regia, scene e costumi Ivan Stefanutti
Luci Claudio Schmid
Assistente a regia e scene Filippo Tadolini
Orchestra, Coro e Tecnici della Fondazione Arena di Verona
Maestro del Coro Ulisse Trabacchin

Allestimento Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine

Francesco Ommassini nasce a Venezia, dove si diploma in Violino e Composizione col massimo dei voti e la lode. Dopo essersi perfezionato nelle accademie Hochschule di Vienna, Chigiana di Siena, Scuola di Fiesole, intraprende la carriera concertistica, esibendosi in prestigiose sale da concerto e Festival internazionali.
Dal 1996 è primo violino dei secondi presso l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona; in questo ruolo, la collaborazione con grandi maestri stimola il desiderio di affrontare lo studio della Direzione; determinante l’incontro con Donato Renzetti, con il quale si diploma presso l’Accademia Musicale Pescarese. Dal suo debutto nel 2012 a Ferrara con Rigoletto di Verdi, si esibisce sia in campo lirico che sinfonico in importanti teatri e festival. Dal 2014 al 2019 è Direttore Musicale dell’orchestra Regionale del Veneto Filarmonia Veneta.
Tra i recenti impegni si segnalano: a Verona, la presenza nel prestigioso cartellone del Settembre dell’Accademia e la Petite messe solennelle di Rossini alla Basilica di San Zeno; una serie di concerti sinfonici all’Olimpico di Vicenza e al Bellini di Catania; un concerto dedicato a Mercadante al San Carlo di Napoli; la conclusione della rassegna Bellini Renaissance con l’orchestra Sinfonica Siciliana; l’inaugurazione al Luglio Musicale Trapanese; la prima esecuzione moderna dell’opera Zenobia in Palmira a Napoli per le celebrazioni dei 200 anni dalla morte di Paisiello (con incisione); al Lirico di Cagliari La Pietra del paragone di Rossini (regia Barberio Corsetti) e Don Pasquale di Donizetti; L’Elisir d’amore di Donizetti per la Rete Lirica delle Marche; La Traviata di Verdi nei teatri di Ferrara, Treviso, Rovigo e al Seoul Arts Center; Don Checco di De Giosa a Torino per il Regio Opera Festival; al Filarmonico di Verona Il Viaggio a Reims e L’Italiana in Algeri di Rossini, Madama Butterfly di Puccini, Così fan tutte di Mozart, Rigoletto, La Gioconda di Ponchielli (anche in tournée per OperaLombardia).

Dopo una lunga collaborazione con Sylvano Bussotti, agli inizi degli anni ‘90 Ivan Stefanutti inizia a firmare le sue regie. La sua attività in Italia e all’estero è molto intensa nell’opera lirica, dove spazia dal grande repertorio a titoli meno frequentati, all’opera contemporanea. Alcuni suoi spettacoli tornano periodicamente in scena, uno per tutti La Bohème di Puccini. Parallelamente si avvicina al teatro leggero e al musical, diventando uno dei registi di punta del Festival dell’operetta di Trieste. Nel 2001 debutta con l’opera rock Metropolis ispirata al film di Fritz Lang. Dalla collaborazione con Silver nasce il musical In bocca al lupo!…e basta!
Nel 2011 inaugura la stagione dell’Opera di Stato Ungherese a Budapest con Simon Boccanegra di Verdi. Nel 2014 e nel 2018 la rivista inglese The Scenographer gli dedica due numeri monografici. Nel 2017 all’Olimpico di Vicenza cura la regia del vivaldiano La Gloria e Himeneo con I Solisti Veneti. Debutta negli Stati Uniti con regia, scene e costumi de La Fanciulla del West di Puccini all’Opera Carolina di Charlotte nel 2017, in scena anche al New York City Opera e ripreso in Italia in altri sei teatri. Nel 2019 firma i costumi del musical Singin’ in the rain; torna negli Stati Uniti con Macbeth di Verdi e Tosca di Puccini. Nel 2021 firma regia, scene e costumi de Il Barbiere di Siviglia di Rossini per As.Li.Co, e de La Traviata di Verdi per il Sociale di Rovigo. Il 2022 si apre con Le Nozze di Figaro di Mozart per Udine; disegna inoltre i costumi per i musical Sister Act a Milano e Pretty Woman a Barcellona.
Con Fondazione Arena debutta nel 1997 al Teatro Nuovo firmando scene e costumi de Il Gatto con gli stivali di Tutino, ripreso nel 2001. Nel 2005, al Teatro Filarmonico, realizza le scene de La Vedova allegra di Lehár, allestimento riproposto nel 2014 e nel 2017; cura regia, scene e costumi de La Bohème nel 2010 e di Adriana Lecouvreur di Cilea nel 2019.
Torna al Filarmonico nel 2022 con Le Nozze di Figaro.

MERCOLEDÌ 25 GENNAIO – ORE 10.30
GIOVEDÌ 26 GENNAIO – ORE 10.30
Sala Filarmonica

FONDAZIONE ARENA DI VERONA

Mozart e Salieri

info e prezzi: www.arena.it
Call Center 045 8005151

Francesca Veneri
Mozart e Salieri
Pièce teatrale di Francesca Veneri liberamente tratta dal dramma di Aleksandr Puškin dal Requiem in re minore KV 626 di Wolfgang Amadeus Mozart versione di Carl Czerny per soli, coro misto e pianoforte a quattro mani

 

Francesca Veneri Mozart
Lorenzo Bassotto Salieri
Manuela Schenale soprano
Alessandra Andreetti mezzosoprano
Dario Righetti tenore
Valentino Perera basso

Vito Lombardi direttore
Francesca Zancanaro pianoforte
Pietro Salvaggio pianoforte
Coro della Fondazione Arena di Verona
Maestro del Coro Ulisse Trabacchin

Mozart e Salieri, presentato nell’ambito della rassegna Arena Young di Fondazione Arena, è liberamente tratto da Mozart e Salieri di Aleksandr Puškin, il più famoso dei Piccoli drammi dell’autore russo.
La versione che noi proponiamo verte quasi esclusivamente sulla seconda parte del dramma puškiniano, vale a dire la commissione, la stesura e l’elaborazione del Requiem mozartiano, qui affidato all’esecuzione del coro e del pianoforte a quattro mani, in un intreccio inscindibile con il testo teatrale e lo sciogliersi dell’azione teatrale dei due attori sulla scena.
L’oscuro messaggero, vera o presunta incarnazione dello stesso Salieri, che commissiona a Mozart la composizione di un Requiem, appare il pretesto affinché si ponga inizio alla realizzazione dell’ultimo capolavoro mozartiano che il compositore ultimerà sul suo letto di morte in un dialogo serrato con Salieri.
Rimane intatta la precisa intenzione puškiniana volta a contrapporre la rovinosa e cupa invidia di Salieri all’irruenza del genio e della grazia di cui è intrisa la musica di Mozart.
Salieri sa, dolorosamente, che la sua musica non potrà che aleggiare muta, quand’anche non fosse precipitata nell’oblio, ed è altresì consapevole di aver avuto abbastanza talento per riconoscere la genialità assoluta e inarrivabile di Mozart, ma non abbastanza talento per saperla superare.
Le sublimi melodie mozartiane, quasi un’emanazione di divina grazia, scaturiscono leggere e fluide dalla mente e dall’anima di Mozart conferendogli quell’immortalità che noi tutti ancora oggi gli riconosciamo. E Salieri lo sa.

SABATO 28 GENNAIO
ORE 11
ORE 12.5
(replica)
Biblioteca Civica di Verona

FUCINA CULTURALE MACHIAVELLI

Baby Mozart.
K1, K2 e K3…Stella!

Spettacolo-concerto per bambini dai 2 ai 5 anni
di e con Sara Meneghetti e Stefano Soardo
Regia di Sara Meneghetti

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
Prenotazione ingressi su Eventbrite:

Lo spettacolo, inserito nel contesto del percorso Baby symphonies di Fucina Culturale Machiavelli, è una produzione rivolta ad un pubblico giovanissimo. Completamente senza testo, lo spettacolo fa dell’espressione corporea ma soprattutto dei suoni e della musica, il linguaggio con cui i due protagonisti, Wolfgang e Nannerl, giocano e immaginano mondi, o interagiscono con il padre Leopold Mozart, in scena tramite un ritratto animato.
A partire dai suoni delle primissime composizioni per strumenti a tastiera (i minuetti KV 1 e 2 e l’Allegro KV3, composti ad appena 5 anni di età), i piccoli spettatori saranno accompagnati in un viaggio attraverso le emozioni guidati dal linguaggio della musica.

Diplomata come Autore Teatrale presso la Scuola Paolo Grassi di Milano. Debutta come autrice con il testo originale Zeitgeist presso Isola Casa Teatro di Milano (2014) e come Dramaturg in Sulla Sabbia di Albert Ostermaier in scena al Piccolo Teatro Studio (2014).
Nel 2015 è co-fondatrice di Fucina Culturale Machiavelli, impresa culturale, centro di produzione e spazio off nel cuore di Verona, per cui è tuttora Project Manager e Direttrice Artistica Teatro.
Sotto la produzione di Fucina Culturale Machiavelli è autrice e/o regista di vari spettacoli, tra i quali Cecità. Spettacolo al buio (2016), Serata Ingiusta (2017); negli ultimi anni sperimenta con forme ibride tra teatro e tecnologia ideando e scrivendo Edipo Re in Virtual Reality, spettacolo in realtà virtuale realizzato nel 2020-2021 con il sostegno di Siae, e Alonso, film in 360° che debutterà nel 2023 con il sostegno di Fondazione TIM e Ministero della Cultura.

Si laurea in Lettere e consegue due diplomi in Viola e Violino presso il Conservatorio “E. F. Dall’Abaco” di Verona. Inizia la sua carriera suonando in rilevanti produzioni teatrali presso l’Università di Verona e la Fondazione Teatro Stabile di Verona, iniziando a coltivare la passione per la composizione. Nel 2012 collabora con la regista Lucia Menegazzo scrivendo le musiche per spettacoli in scena a Milano al Franco Parenti e allo Spazio Tertulliano. Nel 2015 è co-fondatore di Fucina Culturale Machiavelli, della quale è tuttora Presidente e Direttore Artistico Musica, e della sua Orchestra residente, nella quale ricopre il ruolo di concertino o prima viola. Per l’orchestra compone numerosi brani di contaminazione e come Joker’s suite (2015), Concerto per beatbox, Lukasz e archi (2017), The Death and the Iron Maiden (2018), La Buona Novella – Oratorio laico in due atti (2021) ed è ideatore di produzioni innovative tra cui Venezia-New Orleans aller-retour.

Fucina Culturale Machiavelli è una start up culturale, centro di produzione e distribuzione che dà lavoro a giovani professionisti con diplomi di alta formazione nella musica e nello spettacolo. Nata a Verona nel 2015 ha preso in gestione il teatro ex Centro Mazziano e li ha infuso nuova vita con una stagione di teatro contemporaneo e una rassegna di musica classica e di contaminazione tra i generi. Dalla stagione 2017/18 ha aperto le porte anche ai più piccoli con 5-6 spettacoli l’anno a loro dedicati, tra cui nuove produzioni originali e spettacoli musicali. Negli ultimi anni sta lavorando in particolare a progetti di educazione all’ascolto, con programmi di audience development rivolti ai più piccoli, tra cui Adotta un piccolo spettatore, che permette di acquistare un abbonamento agevolato per un adulto e un bambino, e la produzione di Baby Symphony originali come Ho mangiato il sole: concerto grosso per fragola, cavolo e Quattro Stagioni (2021).

MARTEDÌ 31 GENNAIO – ORE 20.30
Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico

MYTHOS PIANO TRIO
Giuliano Cavaliere
violino
Rina You
violoncello
Marios Panteliadis
pianoforte

Musiche di W. A. Mozart, A. Pärt, G. Martucci

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
Prenotazione ingressi su Eventbrite:

Wolfgang Amadeus Mozart [1756 – 1791]
Trio per pianoforte, violino e violoncello in do maggiore KV 548
I. Allegro
II. Andante cantabile
III. Allegro

Arvo Pärt [n. 1935]
Mozart-Adagio per violino, violoncello e pianoforte (1992, rev. 2005)

* * *

Giuseppe Martucci [1856 – 1909]
Trio per pianoforte, violino e violoncello n. 1 in do maggiore Op. 59
I. Allegro
II. Scherzo: Allegro molto
III. Andante con moto
IV. Finale: Allegro risoluto

Il Trio Mythos nasce a Roma all’interno dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ed ha debuttato nel marzo 2012 nella prestigiosa Sala Accademica del Conservatorio “Santa Cecilia”, onorato dalla presenza del compositore Domenico Bartolucci, di cui è stato eseguito il Trio in la. Nel corso degli anni il Trio, perfezionatosi presso la Scuola di Musica di Fiesole con il Trio di Parma, si è esibito in decine e decine di concerti, in diverse città italiane per importanti associazioni, nell’ambito di storiche e rinomate stagioni di concerti e festival, tra cui: Amici della Musica di Trapani e di Siracusa, Associazione “A. Mariani” (Ravenna), Associazione Musicale Etnea (Catania), Istituzione Universitaria Concerti di Roma, Filarmonica Laudamo (Messina), Società dei concerti di Ravello, Toscana Classica (Firenze), festival “Jeux d’art” di Tivoli (a Villa d’Este).
Dalla prima tournée tenuta negli Stati Uniti (aprile 2012), il Trio si è esibito parecchie volte all’estero: sono da menzionare le esibizioni al Victoria Arts Festival 2013 (Malta), il cui concerto ha riscosso diverse recensioni lusinghiere da parte della critica, e la tournée di concerti in Grecia (maggio 2016). Molto apprezzati sono stati anche i concerti in Corea del Sud (nell’ottobre 2018 il Trio si è esibito in sale prestigiose nelle città di Daejeon e Seoul) e le esibizioni a Budapest, Vienna, Oslo e Varsavia, dove il trio ha riscosso calorosi consensi da parte del pubblico.
Il Trio è composto da musicisti diplomati con il massimo dei voti al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, che hanno perfezionato i propri studi con alcuni dei maggiori docenti e concertisti italiani (S. Perticaroli, N. Flores, T. Sarkissova S. Tchakerian, F. Ayo, G. Sollima, F. Strano) e sono impegnati in un’intensa attività concertistica oltre che didattica, essendo i tre musicisti docenti in tre diversi Conservatori italiani.
Di recente è stato pubblicato da Brilliant Classics il primo cd del Trio, con le composizioni di F. Margola, G. F. Ghedini e V. Rieti, che è stato positivamente recensito su diverse riviste del settore da parte della critica musicale.
www.triomythos.com

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